Rissa piuttosto accesa a Quinta Colonna tra Platinette e il deputato della Lega, Gianluca Bonanno e a niente serve il tentativo di mediazione del conduttore Paolo Del Debbio: i due litigano in modo abbastanza pesante, arrivando quasi a scontrarsi al centro dello studio, dopo che entrambi avevano abbandonato la loro postazione.
Torna anche nel 2014 l’appuntamento domenicale in prima serata con Lucignolo 2.0: il programma di video news in onda su Italia 1 e condotto da Marco Berry ed Enrico Ruggieri promette di essere più cattivo che mai e proporrà diversi servizi, da momenti divertenti con personaggi dello spettacolo, a denunce di tendenze del momento tra i giovani, fino a reportage di cronaca.
Wentworth Miller, attore famoso principalmente per il successo ottenuto grazie alla serie “Prison Break”, confessa a sorpresa di essere omosessuale e rifiuta di partecipare all’International Film Festival di San Pietroburgo, a causa delle leggi che in Russia vietano a gay e lesbiche di poter manifestare il proprio amore e le proprie idee.
Non ha tardato a scoppiare la polemica intorno alla puntata di ieri di Unomattina Estate, nella quale il giurista cattolico Giancarlo Cerrelli ha definito l’omosessualità “un disordine“, accennando addirittura alle teorie riparative. L’onorevole Alessandro Zan di Sel ha chiesto l’intervento della Commissione di Vigilanza Rai.
Ogniqualvolta si parla in televisione di omofobia a trionfare sono il fanatismo religioso e la disinformazione. È accaduto anche oggi a Unomattina, con ospiti Fabrizio Marrazzo del Gay Center e il giurista cattolico Gianfranco Cerrelli. Un dibattito abominevole.
Non si ferma l’ondata di polemiche legata al suicidio del ragazzo gay di Roma, buttatosi dal terrazzo sabato sera in quanto non accettato dagli amici. A sorprendere stavolta tuttavia è lo scellerato intervento di Papaboys che mette sotto accusa addirittura Platinette.
“Sì alle differenze. No all’omofobia” è lo slogan di uno spot che giace sulla scrivania di qualche dirigente Rai. Messo a punto dal Dipartimento per le pari opportunità di Palazzo Chigi allo scopo di promuovere la “cultura del rispetto”: il rispetto della persona, dei diritti e delle differenze.