Da questa sera su Fox andrà in onda Falling Skies, la fantascientifica serie statunitense creata da Robert Rodat, prodotta da Steven Spielberg, trasmessa in patria con ottimi risultati d’ascolti da TNT.
Falling Skies, che per il momento altro non è che una The Walking Dead in salsa aliena, con uno spruzzo di V-Visitors e un contorno de La guerra dei mondi, è incentrata sull’opposizione che un gruppo di uomini mette in atto contro gli invasori, i cosiddetti Skitters, esseri alieni che hanno conquistato con l’inganno la Terra e che ora la controllano utilizzando esseri umani impiantati (una membrana collocata lungo la colonna vertebrale rende l’impiantato un mezzo zombie) e i Mech, robot difficili da abbattere con le armi convenzionali.
Nel corso dei primi dieci episodi, quelli che compongono la prima stagione, facciamo la conoscenza dei protagonisti della serie, tutti appartenenti alla unità di resistenza “Seconda Massachusetts”. Il leader, anche se non riconosciuto come tale dai vertici dell’esercito, è l’ex professore di storia Tom Mason (Noah Wyle), un uomo che ha perso la moglie durante la prima ondata di invasione aliena, e si è visto strappare dagli extraterrestri anche uno dei suoi tre figli, Ben (Conno Jessup). Gli altri due figli, quello più grande, Hal (Drew Roy), e quello più piccolo, Matt (Maxim Knight), cercano di aiutarlo a ritrovare loro fratello e a dare il loro contributo alla resistenza. La madre surrogato di Matt, colei che lo tiene d’occhio quando Tom è in missione, è la pediatra Anne Glass (Moon Bloodgood), anch’essa rimasta vedova a causa degli alieni.