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Distretto di polizia 9, riassunto settima puntata

Nel tredicesimo episodio di Distretto di Polizia 9, intitolato Quel che resta dei padri, Dorian Laszlo (Rodolfo Corsato) riesce a scoprire dove abita Anna (Giulia Bevilacqua), anche se in realtà non sa ancora che è una poliziotta: il Commissario capo Luca Benvenuto (Simone Corrente) è molto contrariato dalla situazione, teme che il comportamento di Anna possa far saltare la copertura sull’inchiesta sulla finanziaria italiana mediatrice della mafia russa.

Intanto in una fabbrica in crisi viene trovato un operaio morto, Pietro, apparentemente sembra che l’uomo sia suicidato gettandosi da una finestra: il medico legale dice che Pietro ha un livido sul volto, come se qualcuno l’avesse schiaffeggiato, e dei tagli sulla mano, come se so fosse aggrappato alla ringhiera. L’Ispettore Lorenzo Monti (Stefano Pesce) interroga i tre operai ribelli, sospettati dell’omicidio, ma questi sono totalmente estranei alla vicenda.

Elena Argenti (Anna Foglietta) consegna la documentazione di alcune finanziarie che hanno avuto rapporti con banche russe, Anna vorrebbe che si inserisse nell’inchiesta un nuovo agente infiltrato ma Luca è contrario: intanto Nadja Rostova (Natasha Stefanenko) confessa a Dorian il proprio amore per lui, nonostante sia fidanzata con Pavel Musin (Aleksandar Cvjetkovic). Nadja rivela anche il segreto del Pope, è stato lui ad uccidere il padre di Pavel, tanto da essersi tatuato sul corpo lo stesso tatuaggio del defunto, come tradizione della mafia russa.


Gabriele Mancini (Flavio Parenti) esce con Greta, l’ex moglie di Lorenzo Monti, a sua insaputa, e si baciano, mentre tra Luca ed Anna discutono, la loro amicizia viene messa in discussione, Luca è molto geloso di quello che è accaduto con Dorian. Intanto in un appartamento Pavel scopre, grazie ad una prostituta che riconosce il tatuaggio, che il Pope ha ucciso suo padre: Dorian ne fomenta la rabbia, suggerendo un incontro con il Pope stesso. Per quel che riguarda l’operaio morto, forse la pista del licenziamento non è quella da seguire, forse qualcuno cercava altro all’interno del computer di Pietro.

Intanto Pavel scopre il tatuaggio sotto al piede del Pope, lo stesso tatuaggio di suo padre: al Decimo Tuscolano Anna ed Elena scoprono che un tal Umberto Baldini, a capo di una finanziaria, ha un’enorme disponibilità di denaro in seguito a rapporti con banche russe, deve essere un tassello fondamentale del puzzle. Anna e Luca seguono Umberto, questi si incontra con magnati della mafia russa per uno scambio, ma all’improvviso vi è uno scontro a fuoco: Pavel uccide il Pope, vendicando la morte di suo padre. Anna a causa dello scontro a fuoco tra le due bande rivali, rimane ferita ad una gamba.

Nel computer di Pietro viene trovato un accordo tra questi e gli operai facenti parte del sindacato, secondo il quale questi ultimi si sarebbero rifiutati di insegnare ai lavoratori stranieri all’interno di corsi di formazione che l’azienda aveva predisposto: si scopre che Pietro è stato ucciso dal sindacalista al termine di un litigio a causa del corso di formazione, si è trattato di una disgrazia, è scivolato fuori dalla finestra a causa dello schiaffo ricevuto.

Nel quattordicesimo episodio intitolato Gioco di prestigio, al termine dello scontro a fuoco restano a terra i cadaveri di sei uomini, due italiani tra i quali Umberto Baldini e il Pope, apparentemente insospettabile uomo d’affari: la pista da seguire per scoprire il mandante degli assassini e le finalità è trovare Pavel Musin e Dorian Laszlo. Anna rischia di perdere l’uso della gamba sinistra, c’è la possibilità in intervenire in una clinica di Lugano, in Svizzera: ci sono buone possibilità di guarigione in tale caso.

In commissariato si reca un ragazzo, Paolo, il quale dice che la sua fidanzata, Belinda, è stata rapita: Paolo rivela che nonostante i due stessero insieme da diversi mesi, questi non sa il suo cognome, dove abita né quale facoltà universitaria frequenta. Lorenzo e Gabriele si recano nell’appartamento di Belinda, chiedono informazioni alla sua coinquilina che conosce poco o niente della ragazza: sa solo che un ragazzo elegante e distinto qualche giorno prima l’aveva cercata e che dopo tale incontro Belinda aveva fatto le valigie per scappare, con documenti falsi.

Il giorno seguente Belinda compie un furto con destrezza a danno di un gioielliere insieme a Giorgio Binetti: Vittoria (Daniela Morozzi) identifica in un albergo della zona Belinda e Giorgio, sul posto di recano Gabriele e Lorenzo ma vengono visti dai due ladri, che fuggono in sella ad una moto. Luca chiede al PM Castelli di interrompere le indagini, è troppo pericoloso: Elena è contraria a tale decisione ma Luca è irremovibile. Luca dopo aver discusso a lungo decide di fidarsi di Anna, per tutti lei sarà in Svizzera ricoverata ma in realtà continuerà ad indagare sulla mafia russa: riguardo al caso di Belinda, il laboratorio di analisi scopre che gli anelli rinvenuti nell’albergo sono delle copie esatte di quelli rubati, adesso Binetti è interessato ad una serie di gioielli che verranno rivenduti solo in una gioielleria specifica del Parioli.

Belinda si reca nella gioielleria indicata per sostituire gli originali con delle copie ma anche Lorenzo e Gabriele sono sul posto e riescono ad arrestare i due ladri. Anna sotto il falso nome di Giulia torna al ristorante da Dorian, gli chiede perdono e Dorian le crede, dicendole di non lasciarlo mai più, ma Nadja non si fida di lei, la vuole tenere sotto controllo: Ugo Lombardi (Marco Marzocca) in crisi con la moglie Adele, frequenta una nuova donna, Sofia, cugina di Giuseppe (Gianni Ferreri).

Intanto tra Greta e Gabriele l’amicizia continua, Gabriele vuole aiutare la donna a riavvicinarsi alla figlia Chiara, nonostante Lorenzo sia d’accordo: Anna e Dorian si salutano dopo una serata trascorsa insieme, per scoprire come finirà la loro storia non ci resta che seguire Distretto di polizia 9 in onda venerdì prossimo, ore 21.10 su Canale5.

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