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Il signor Diavolo, dal 22 agosto nelle sale il nuovo film di Pupi Avati

Il signor Diavolo

Pupi Avati fa il suo ritorno sul grande schermo con il film intitolato “Il signor Diavolo”, che verrà lanciato in tutte le sale a partire dal prossimo 22 agosto. Saranno più di 200 le copie che verranno distribuite da parte di 01. Togliamo subito gli indugi: è una pellicola che fa paura e che narra, con grande passione e una notevole cura e dovizia di particolari, un’Italia che, in effetti, non c’è più.

Il signor Diavolo, uno spaccato dell’Italia degli anni 50

Il film “Il signor Diavolo”, infatti, mira a svelare com’era l’Italia degli anni Cinquanta, intrappolata nei falsi miti, ma anche in un mosto tra paura e sacralità. Un periodo in cui era la Democrazia Cristiana fare il bello e il brutto del paese e in cui le automobili avevano ancora una parvenza di carattere.

La pellicola di Pupi Avati parte nel 1952: siamo in Veneto ed è il mese di ottobre. Proprio da queste parti si sta svolgendo l’istruttoria di un processo che riguarda l’omicidio di un adolescente, che venne assassinato perché si riteneva fosse un vero e proprio demonio. Ad ammazzarlo fu un coetaneo. Un caso piuttosto complesso, reso ancora più problematico dal fatto che anche la Chiesa aveva un ruolo centrale nella vicenda, senza dimenticare come si era proprio alla vigilia delle elezioni politiche.

La storia

Ed ecco che Momentè, l’allora ispettore del ministero, ci mise ben poco a raggiungere Venezia, dove era arrivato con l’unico scopo di evitare che il “buon nome” della Chiesa potesse essere infangato da quel caso proprio a ridosso delle elezioni politiche. Il problema è che l’inchiesta finisce con il coinvolgerlo dal punto di vista psicologico molto di più di quello che potesse pensare.

Nel processo, Carlo è il ragazzo che fatto fuori Emilio: fino all’arrivo di questo ultimo, la sua vita non era mai stata scandita da problemi o altre cose. Emilio è il solo figlio di una proprietaria terriera molto potente, ma era nato con diverse malformazioni. Le leggende e la cattiveria della gente portano a pensare che Emilio abbia sbranato a morsi la piccola sorella. Da quel momento in avanti, dall’incontro tra Carlo, e il suo amico Paolino, con Emilio, tutto cambia e sarà un susseguirsi di eventi paurosi e “quasi” demoniaci.

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