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G’ Day, Geppi Cucciari: “Questo mestiere è sintomo di squilibrio”

Geppi Cucciari, attrice, comica e conduttrice del programma G’ Day, in onda tutti i giorni su La7, si è raccontata a cuore aperto in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Geppi Cucciari ha parlato del suo mestiere, dei suoi esordi nel mondo dello spettacolo e del suo futuro.

Geppi parla del suo trasferimento a Milano per seguire il sogno dello spettacolo pur continuando a fare tirocinio in uno studio notarile:

Il cabaret, e soprattutto Zelig, mi sembravano la scorciatoia per salire sul palco davanti al pubblico. Facevo una gran confusione tra la vita diurna meticolosa e quella notturna da comica, così, dopo quasi un anno, mi sono licenziata. A quel punto in famiglia mi hanno appoggiata perché ero una dottoressa di studio troppo triste e imprecisa. Il notaio è diventato un mio ammiratore e io ho cominciato a fare quello che desideravo, senza compromessi.

La comica sarda ammette anche le sue debolezze:

Ho una debolezza che esplode e che non riesco a controllare. Mi è successo a Sanremo. Però, persino nei momenti difficili, non ho ripensamenti perché ho la fortuna di fare quello che ho sempre sognato. Quando ho avuto problemi, ho conosciuto il lusso di potermi fermare e stare in casa mia, l’unico posto dove volevo e dovevo stare.

Riguardo il suo futuro, Geppi Cucciari vorrebbe diventare un’attrice a tutto tondo:

Quest’estate ero sul set di una commedia di Marco Ponti e di un film in bianco e nero di Paolo Zucca. Nel cinema il risultato è dilazionato nel tempo. Non sai quello che hai fatto, finché non vedi il film finito. E’ come se tv, teatro e cinema appagassero tre parti diverse del condominio che è in me. Questo mestiere è sintomo di squilibrio.

Photo Credits | Getty Images

 

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