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L’Arena e Striscia sono i programmi più visti all’estero, ma la tv italiana è molto criticata

Vi siete mai chiesti come viene vista la nostra tv oltre i confini italiani? Oggi, in esclusiva assoluta, Cinetivu vi propone un sondaggio effettuato su un folto gruppo di nostri connazionali residenti all’estero. Ecco cosa è emerso:

Innanzitutto, L’Arena di Massimo Giletti svetta al primo posto con il 24% delle preferenze. Le motivazioni? Per la stragrande maggioranza degli italiani emigrati all’estero, quello condotto dal giornalista biellese su Rai1 è un appuntamento fisso da seguire poiché si tratterebbe del programma televisivo che meglio rappresenta le istanze del servizio pubblico (54%). Una buona fetta degli intervistati dichiara di apprezzarlo anche perché sarebbe quello politicamente più obiettivo del piccolo schermo (24%). Lo storico programma di Giletti riscuote successo al di fuori dei confini nazionali anche perché, a detta del 19% dei suoi supporter italiani sparsi per il mondo, è il più attento ai problemi della gente.

 

Al secondo posto, nelle predilezioni televisive degli italiani all’estero, si piazza “Striscia la Notizia”, il notiziario satirico di Canale 5, che raccoglie il 22% dei consensi del campione, innanzitutto perché giudicato super partes (53%), ma anche perché sarebbe un ottimo strumento per denunciare e risolvere problemi di fronte all’inadempienza delle istituzioni (36%). Non manca un 17% che invece si dice conquistato soprattutto dallo stile dissacrante della conduzione e dalla perseveranza degli inviati. Terzo in classifica, con il 20%, si attesta “Ballarò” (RaiTre): del programma di Giovanni Floris gli italiani residenti stabilmente all’estero apprezzano soprattutto l’equilibrio e la pacatezza del dibattito (46%), un vero e proprio “unicum” in un contesto televisivo ormai dominato dalle urla. Chiudono la top 5 Servizio Pubblico di Michele Santoro (La 7) e Le Iene su Italia1.

 

In generale, comunque, il giudizio dei nostri connazionali all’estero sulla tv “made in Italy” è abbastanza impietoso. Il genere in assoluto più criticato dal campione interpellato è quello delle fiction (31%), giudicate sostanzialmente artefatte e lontane dalla realtà, ma anche scarsamente appealing perché con attori di seconda scelta . Non piacciono affatto, a parte qualche rara eccezione, come si è visto, nemmeno i classici talk show politici (29%), giudicati per lo più autoreferenziali e frustranti perché alimentano un senso di impotenza al cospetto di dibattiti che, il più delle volte, non arrivano mai a una conclusione concreta.

 

Nel mirino del campione anche i talent canterini (come X Factor e Amici) e quelli culinari (come MasterChef), giudicati meno avvincenti delle corrispettive versioni straniere. Insomma, il giudizio sulla tv italiana risulta davvero impietoso.

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