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Raimondo Vianello e la signorilità dall’ironia innata di chi può permetterselo

Sedicesimo appuntamento del 2010 con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana. Oggi Riccardo vuole ricordare il grande Raimondo Vianello, morto due giorni fa.

I tre Tenori televisivi non ci sono più. Hanno abbandonato il posto in prima fila nel teatro più bello, per posizionarsi nel loggione, più in alto, lontano da tutti, ma sempre presenti. Corrado, Mike Bongiorno e ora Raimondo Vianello, per molti i papà della televisione Italiana, per altri gli zii o i nonni. Già, dei nonni della televisione, quelli buoni che entrano a casa tua senza disturbare, con educazione e ti fanno sempre tanto ridere. Tutti quelli nati negli anni ottanta, ma non solo, la penseranno come me, persone capaci di trasmettere serenità, allegria ed un’estrema professionalità, quella che in questi anni ci possiamo solo sognare o andarla a ripescare in qualche archivio, in un video d’annata.

Raimondo proprio come Corrado, aveva uno spiccato senso dell’ironia, prendere in giro bonariamente, con simpatia, un cinismo divertente che faceva sorridere e mai rimaner male. In questi giorni tanti hanno testimoniato il suo ricordo, tutti hanno ricordato la sua signorilità, un’eleganza che ora stonerebbe un po’, visto la piega della nostra televisione.

Una vecchia generazione che ha chiuso i battenti, non ci sarà più, vivrà solo nei ricordi dei fortunati che hanno potuto conoscerla. Un’educazione, un rispetto per il proprio operato, il sano divertimento e l’amore per il proprio mestiere, tutti elementi che faticano ad emergere negli ultimi anni, in un periodo che vede rincorrere il successo e la notorietà senza arte né parte, solo per apparire e poi svanire come bolle di sapone. Raimondo, una bolla di sapone, non l’è mai stata, è stato un continuo produrre e scrivere, recitare e condurre, un’estrema ecletticità che possono detenere solo i veri Maestri, capace di mutare in maniera eccellente da una scenetta di “Casa Vianello” a una conduzione sportiva di “Pressing”, pochi riuscirebbero ad eguagliarlo, anzi, forse proprio nessuno.

Semplicità ed eleganza, il rispetto, questo manca nella televisione del duemiladieci, un andazzo che è cambiato già dal duemila, il nuovo secolo ha portato una ventata di troppi cambiamenti nello scenario tivù e forse non ha giovato poi tanto ad una generazione passata, capace di possedere un bagaglio artistico imponente ed impotente davanti all’evolversi dei nuovi eventi. Chissà, forse anche per questo negli ultimi tempi la coppia d’oro del piccolo schermo ha fatto così fatica a riapparire e a trovare una propria dimensione. Rimpiango tanto quei momenti in cui si sapeva far ridere senza essere volgari, far sorridere solo con l’ironia di chi vuole sdrammatizzare e di chi sa che in fondo la vita è tutto un gioco.

Prendersi meno sul serio e vivere più leggeri, questo Vianello ha voluto comunicare in questi decenni, divertirsi in maniera sana, appassionarsi in qualcosa che si ama tanto, ridere e prendere in giro la vita. L’ironia pungente in pochi sanno di possederla, ma la chiave per un grande successo è anche questa, saper utilizzare e leggere il sarcasmo, l’ironia e la comicità in uno stesso spartito. I signori della televisione lo sanno bene e penso che proprio questo debba essere d’esempio ai giovani di oggi. Studiare, impegnarsi e divertirsi in maniera intelligente, senza prendersi troppo sul serio, sdrammatizzare in ogni occasione. Gli insegnamenti che Corrado lasciò nel 1999 furono proprio questi, ora, dopo undici anni, la morte di un altro Senatore della televisione, ci fa rispolverare certi valori e ce li fa apprezzare anche di più. Non ci saranno eredi, non è possibile, non ci saranno cessioni, scambi di corona e di scettro per Gerry Scotti, Carlo Conti, Paolo Bonolis o Fabrizio Frizzi, si chiude un’epoca storica importante per l’Italia e se ne apre un’altra, diversa ed altrettanto entusiasmante; ma che deve necessariamente attingere dai Maestri del passato, i Padri Fondatori Tv che dall’alto consigliano, ridono e perché no, sfottono.

Mi auguro che in questa nuova via che si aprirà a breve, potranno essere recuperati tanti valori, tutti quelli che ultimamente stiamo un po’ calpestando, gli anziani sono i veri saggi e proprio da loro dobbiamo sempre imparare nel rispetto e nell’umiltà. Un saluto a chi rimarrà unico per sempre.

Divertiti con i tuoi amici Raimondo, mi piacerebbe sapervi tutti insieme a ridere di cuore, magari vestiti con lo smoking più bello.

Ciao Raimondo e Grazie!

Cresci con Riccardo continua…

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