
I dipendenti Rai non devono più rilasciare dichiarazioni e commenti via internet, in particolare sui social network: a firmare la comunicazione interna è l’attuale direttore generale Lorenza Lei. Nella circolare si legge: (fonte La repubblica)

I dipendenti Rai non devono più rilasciare dichiarazioni e commenti via internet, in particolare sui social network: a firmare la comunicazione interna è l’attuale direttore generale Lorenza Lei. Nella circolare si legge: (fonte La repubblica)

Claudio Bisio prima e Paola Cortellesi poi hanno annunciato che non prenderanno parte alla prossima edizione di Zelig. Gli autori dello storico varietà comico di Canale 5 Giancarlo Bozzo e Gino e Michele, hanno rilasciato una dichiarazione in cui ricordano il successo del programma:

Claudio Bisio, dopo aver rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui annunciava il suo addio a Zelig, ha scritto una lettera aperta per spiegare meglio le ragioni del suo abbandono e per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con lui in quindici anni di trasmissione. Il messaggio inizia con un po’ di amarcord:
La prima volta fu il 5 Maggio 1997, allora si chiamava Facciamo Cabaret, e andava in onda in seconda serata su Italia 1. Era il progenitore di Zelig.
Sono appena trascorsi quindici anni da allora. Non ricordo tutte le date, i numeri, le edizioni, il passaggio in prima serata, e poi su Canale 5… Ricordo solo che quest’anno (all’inizio dell’edizione 2012) abbiamo festeggiato la centesima puntata in prima serata.
Faccio l’attore da circa trent’anni, quindi Zelig è, in termini numerici, metà della mia vita professionale, in termini artistici è molto di più. Con Zelig ho imparato un mestiere nuovo e insieme a Gino Michele e Giancarlo forse lo abbiamo addirittura inventato: è un bell’ibrido a cui sta stretta la definizione di conduttore, come quella di spalla e pure quella di showman, ma è tutte queste cose insieme più qualcos’altro.

Claudio Bisio ha deciso di abbandonare Zelig: il conduttore ha annunciato l’addio al varietà comico di Canale 5 che ha guidato per quindici anni, in un’intervista rilasciata a La Repubblica:
Ho 55 anni, mi sento in forma. Ci sarà presto il crollo, ma per ora mi sento artisticamente e fisicamente giusto per dare ancora qualcosa.

Nella nuova proposta dei palinsesti autunnali che la Dg della Rai Lorenza Lei ieri avrebbe inviato per e-mail ai consiglieri, e che sarà sul tavolo del Cda lunedì prossimo, il giovedì sera di Raidue è ancora vacante. Sarebbe saltata infatti La storia siamo noi, il programma di Giovanni Minoli, previsto in un primo momento al giovedì sera, nello spazio lasciato libero da MIchele Santoro.

Il tribunale di Milano alla fine ha dato ragione a Mediaset nella causa che la vedeva contrapposta a Sky. La tv satellitare infatti aveva fatto ricorso d’urgenza il 22 settembre 2009 contro l’azienda fondata da Silvio Berlusconi perché quest’ultima – secondo l’accusa di Sky – aveva rifiutato la sua pubblicità per recare vantaggio a Mediaset Premium.

Per la poltrona di direttore generale della Rai torna in pista il nome di Enrico Bondi, attualmente incaricato dal Premier Mario Monti di occuparsi della cosiddetta spending review, cioè di individuare i tagli da apportare nella pubblica amministrazione. Ad annunciarlo è MF-Milano Finanza.

Alessandro Lostia è il nuovo Chief Creative Officer di Fremantlemedia Italia S.p.a.. Ad annunciarlo è stata la stessa società che negli ultimi tempi si è occupata di X Factor, The Apprentice e Un posto al sole. Il compito di Lostia sarà quello di supervisionare i contenuti delle produzioni di FremantleMedia e di gestire le relazioni con i broadcaster. Dopo il salto vi proponiamo la dichiarazione dell’amministratore delegato Lorenzo Mieli:

Oggi, il Consiglio di Amministrazione Rai avrebbe dovuto approvare i nuovi palinsesti Rai per la prossima stagione. Durante la seduta del CdA, si è verificata una battuta d’arresto e le votazioni per i nuovi palinsesti hanno dato esito negativo.

Beppe Grillo, in un post pubblicato sul suo blog, ha illustrato il programma del Movimento 5 Stelle riguardo il sistema radio televisivo. Tra i punti del programma c’è l’abolizione della legge Gasparri e la vendita di due reti Rai per lasciare spazio ad un solo canale pubblico, informativo e culturale, libero dall’influenza dei partiti e senza pubblicità.

Il Comitato di Redazione del Tg1 non ha gradito la scarsa copertura affidata al primo telegiornale di Stato riguardante l’attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Il CdR ha emesso un comunicato nel quale ha sottolineato le modifiche praticamente nulle al palinsesto di Rai 1 e il paragone impietoso con le altre reti.

Tagli per 45.8 milioni di euro in Rai. Infatti ieri il Cda della Rai ha approvato su proposta del direttore generale Lorenza Lei e con la sola astensione del consigliere d’amministrazione Giorgio van Straten una manovra correttiva dei conti 2012 per 45,8 milioni di euro. Dopo il salto tutti i dettagli della manovra, la quale, come previsto, non ha intaccato il numero dei dipendenti dell’azienda pubblica.

Sono disponibili i dati elaborati dall’Osservatorio Tv del Moige – Movimento Genitori relativi alle segnalazioni giunte nel mese di aprile 2012, attraverso il numero verde 800.93.70.70 e il sito www.genitori.it. Il risultato è che Canale 5 è la rete out del mese, essendo stata la più contestata e meno gradita dai genitori per i propri figli minori. Dopo il salto tutti gli altri dettagli.