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Antonella Clerici batte cassa, Lino Banfi vs. Roberto Sessa, la Supercoppa è della Rai

Soldi richiesti, soldi risparmiati, soldi spesi. In poche parole, la parola d’ordine, ultimamente in Rai, è una sola: soldi, soldi, soldi.

Antonella Clerici, forte dell’ultimo Festival di Sanremo all’insegna di ascolti stratosferici e reduce dal successo costante delle 3 edizioni di Ti lascio una canzone, dopo la notizia del suo ritorno tra i fornelli de La prova del cuoco, ha chiesto un cospicuo aumento di stipendio a mamma Rai: 2 milioni di euro è la richiesta della bionda presentatrice contro 1.800.000 euro offerti, invece, dalla Rai.

Secondo TgCom, si parla addirittura di un ultimatum del Consiglio di Amministrazione Rai, che avrebbe chiesto uno sconto, nei confronti della popolare conduttrice che, al momento, sembrerebbe inamovibile.

Una situazione paradossale, che strappa più di un sorriso, è quella in cui si è trovato Lino Banfi, sul set della nuova fiction, Tutti i padri di Maria:

Giriamo a Buenos Aires un film ambientato a Trieste! Mi faccio paladino di questa battaglia, perché ho tanti amici e colleghi con cui lavoro da anni in Italia. Io capisco che in Italia c’è la crisi, ma perché togliere lavoro ai nostri? Capisco che si va in America Latina per risparmiare, ma c’è un limite a tutto. La prima fiction che ho girato a Buenos Aires aveva almeno una storia ambientata proprio lì. Stavolta abbiamo dovuto fare i salti mortali per non far capire, attraverso le immagini, che ci trovavamo in Sud America.

La risposta, leggermente piccata, di Roberto Sessa, produttore della fiction, trapela, anche in questo caso, un problema riconducibile agli ingaggi degli artisti:

Il motivo principale per cui realizziamo produzioni in Argentina è perché costa meno: utilizzando le maestranze locali arriviamo a risparmiare il 20%! Insomma, se io e i miei colleghi produttori andiamo a cercare posti nel mondo per girare i nostri film, non è per un’attrazione fatale nei confronti di location esotiche, ma per una banale legge di mercato. Anche perché i nostri attori, nonostante la crisi, non rinunciano ai loro cachet molto importanti, quindi dobbiamo fare i conti con il budget produttivo che ci resta.

Tra tanti musi lunghi, almeno gli appassionati di calcio saranno felici, visto che la Rai ha acquisito i diritti della Supercoppa Italiana per le stagioni 2010/2011 e 2011/2012, che potrà trasmettere sia in tv che in radio.

Appuntamento, quindi, per sabato 21 agosto, con l’Inter e la Roma che si contenderanno il primo trofeo della stagione calcistica.

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