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I liceali 3, la conferenza stampa

Foto: AP/LaPresse

Questa mattina s’è tenuta a Roma, presso la Casa del Cinema, la conferenza stampa di presentazione della terza serie della fiction I liceali, che andrà in onda ogni mercoledì sera, da domani, alle ore 21.10 su Canale 5. La serie, in otto puntate, è prodotta dalla Taodue srl di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt. All’incontro con i giornalisti, preceduto dalla proiezione della prima puntata, hanno presenziato il regista Francesco Micciché, il produttore Pietro Valsecchi, il direttore Fiction Mediaset, Giancarlo Scheri e il cast (quasi del tutto rinnovato rispetto a quello delle prime due serie) tra cui, Massimo Poggio, Christiane Filangeri, Ivano Marescotti, Lucia Ocone, Marco Bonini, Chiara Gensini, Virginia Valsecchi, Giulia Elettra Gorietti, Ivan Olita.

Ecco il resoconto della conferenza stampa:

Giancarlo Scheri:

Questa serie si rivolge ai giovani, che è un target che ci interessa tantissimo, pregiatissimo dal punto di vista commerciale, Canale 5 vuole fare prodotti per questo tipo di pubblico fondamentalmente. E Pietro Valsecchi ci ha regalato questa magnifica terza serie.

Pietro Valsecchi

Quest’anno c’è stato un cambiamento perché l’anno scorso avevamo i bravissimi Tirabassi e Pandolfi. Quelli di quest’anno sono eccezionali attori. Le serie non si basano sugli attori e quando diventano importanti (come a Distretto) esse diventano longeve.

Abbiamo scritto anche la terza serie, questa è la seconda (i presenti lo correggono ridendo, la Ocone dice: “Annamo bene”, Ndr). Allora ricominciamo. Scherzi a parte, sono molto contento di aver affrontato tema della scuola, che è il più importante che c’è oggi nel nostro paese. La scuola è il momento più alto, quello della formazione. La scuola credo che abbia bisogno di riforme; pertanto i ragazzi sono stati intervistati sul mondo della scuola, attraverso le loro esperienze. Perciò questa serie è importante non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori che non hanno possibilità di seguire i propri figli a scuola. Così essi possono capire cosa fanno esattamente i loro figli a scuola, come lavorano i professori, in che stato di degrado è la scuola. Perciò diventa non solo un momento di divertimento, ma anche di pensiero. E’ una serie che fa sorridere molto, ma fa anche riflettere. Ciò che si vede in questa scuola è un po’ lo specchio del mondo che ci circonda. Quindi credo che è molto appetibile a maggio. A maggio perché ormai la Taodue fa 70 serate all’anno; poi il palinsesto è pieno di tante cose diverse dalla fiction. Come il Grande Fratello che quest’anno ha tenuto per due stagioni e l’anno prossimo credo che farà tutto l’anno direttamente.

In questo momento le nostre serie stanno andando molto bene, I Ris stanno dando grandi risultati, Squadra antimafia fa il 27% di share nel commerciale, siamo sicuri che I Liceali farà un grande ascolto, perché vedo che è molto atteso, soprattutto su facebook e sui blog. Siamo contenti del lavoro che abbiamo fatto.

Il regista Francesco Micciché

Gli attori sono di grandissima qualità. La caratteristica de I liceali credo sia sempre stata di aver avuto sin dalla prima serie grandi attori. C’è stata un’attenzione alla realtà, che mi sembra siamo riusciti ad ottenere con un equilibrio tra le storie degli adolescenti che poi sono le storie di tutti noi, di tutte le famiglie e quelle dei più grandi. Speriamo di farne anche un’altra.

Christiane Filangieri (Prof.ssa Francesca Strada)

Il mio personaggio ha problemi sentimentali molto travagliati che affronta in casa e trova una famiglia bella nella scuola, tra allievi e docenti. Ringrazio il regista per la pazienza che ha avuto perché forse i liceali erano un po’ più disciplinati (nemmeno tanto) di noi professori che in gita o coi gavettoni ci siamo molto immedesimati in liceali indisciplinati – ma questo è il lavoro dell’attore (sì Stanislavskij – ironizza la Ocone, Ndr).

Micciché non so come abbia fatto; credo che alla fine ha detto che la prossima cosa che girerà sarà un monologo di un attore da solo seduto su una sedia e non succede nulla. Però, ci siamo divertiti.

Massimo Poggio (Prof. Enea Pannone)

Io già c’ero. Il mio personaggio continua un po’ la tradizione di essere alternativo, un po’ una persona che non si pone dal punto di vista di un insegnante, ma dei ragazzi. Aver avuto la possibilità di portare avanti questo personaggio, che amo tantissimo, per me è molto importante. Una cosa che mi piace di questo prodotto, sin dalla prima serie, è che è tutto molto poco edulcorato, poco rassicurante. Ci sono situazioni politicamente scorrette. Questo mi piace perché lo fa avvicinare alla realtà vera delle cose. Ringrazio i ragazzi che è stato bello conoscere.

Lucia Ocone (Prof.ssa Maristella Amoruso)

Il mio personaggio è così calmo, dolce (l’attrice ironizza, essendo Maristella Amoruso assolutamente nevrotica, Ndr). Il nome Maristella non è voluto, ce ne siamo resi conto dopo, non abbiamo associato il nome a Maristella (si riferisce al ministro dell’Istruzione, Gelmini, Ndr). Mi sono divertita moltissimo. Le scene più divertenti sono state quelle durante le interrogazioni a scuola: è una meraviglia gridare come un pazza ai ragazzi terrorizzati. Sono felice di essere in questo prodotto. Ringrazio Miccichè per averci dato la libertà di giocare, sperimentare e metterci del nostro. Grazie anche ai ragazzi, soprattutto per le feste, le pizzate, il karaoke che abbiamo fatto insieme.

Ivano Marescotti (Preside Gualtiero Cavicchioli)

Io ci sono dal primo episodio della prima serie. Sono un ripetente, ma ho fatto carriera: ero un semplice professore di latino e greco, ora sono preside, sempre autoritario e conservatore. Ma già nella seconda serie si apriva il cuore del personaggio; nella terza proprio “sbraca.

Incontra questa pantera (si riferisce al personaggio interpretato dalla Ocone, Ndr) e s’innamora. Devo ringraziare Valsecchi perché sono l’unico attore presente dalla prima puntata e sono anche l’unico attore che Valsecchi ha richiamato nel secondo film di Checco Zalone. Quindi, devo dire, siamo ormai legati.

Devo dire che attesa, tra facebook e gente che mi ferma per strada. Ci sono dei padri o delle mamme che dicono di parlare a nome del loro figlio 15-16enne perché si vergognano. Ma secondo me sono i padri che stanno guardando I liceali.

In merito alla decisione di non mandare in onda la fiction su Premium (Joi), come era accaduto per le prime due serie, Scheri:

Quando succede ciò, di solito, la serie viene scaricata e depotenziata. Alla fine abbiamo combattuto per andare su Canale 5. Non perché fu un errore, ma per strategia serviva un prodotto per Premium. In questo momento invece, dato che Premium è ormai lanciatissimo, abbiamo deciso per Canale 5.

Valsecchi precisa che inizialmente c’era l’idea anche per quest’anno di trasmetterla prima su Premium …

In merito alla verosimiglianza della fiction, Micciché:

Abbiamo cercato gli snodi meno banali. Ad esempio il nostro prof Pannone è atipico, è dalla parte dei ragazzi, disposto anche a partecipare coi ragazzi alle occupazioni. Questo rende la serie diversa dalle altre. Non per forza migliore, ma di certo I liceali è stata la prima a raccontare il mondo giovanile in un certo modo.

Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato che la quarta serie de I liceali è già stata scritta.

Durante l’incontro con i giornalisti, alcuni giovani attori che interpretano gli studenti hanno ribadito come la scuola rappresentata nella fiction coincida con quella reale: Virginia Valsecchi (Camilla Pannone) ha spiegato come anche nella sua vera scuola esista il preside burbero, cattivo. “Non dite che l’ho detto io perché devo ancora affrontare la maturità.”

In merito alla polemica del Liceo Mamiani, Valsecchi, laconico, ha spiegato: “E’ prevalsa l’ economia” per poi specificare: “Sono persone intelligenti, di cultura che capiscono che comunque il Mamiani è il Mamiani e noi raccontiamo la scuola. Alla fine tra le polemiche e il sostegno vero alla scuola della Taodue ha vinto il sostegno. E poi noi raccontiamo che non siamo molto contenti di questa scuola“.

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