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Pippo Baudo attacca la televisione: evviva la coerenza!

Continua, al Giffoni Film Festival, l’invettiva di chi fa televisione contro la televisione: dopo che Enzo Iacchetti ha definito la televisione falsa e senza valori, ieri è stata la volta di Pippo Baudo, che prima si è tirato fuori dal gruppo di coloro che fanno tv spazzatura, dicendo una cosa a parer mio senza senso:

Non mi sento responsabile del degrado televisivo, nella mia carriera ho sempre cercato di coniugare qualità e quantità, e ciò mi è valso l’appellativo di nazional-popolare. Se un prodotto è troppo alto qualitativamente, si rischia di perdere il grande pubblico

poi ha pensato bene di riprendere la polemica con Maria De Filippi iniziata a Marzo, l’indomani della batosta al Festival (dove ebbe una caduta di stile dicendo: “scazzottiamoci, prendiamoci a sputi in faccia. Ma così imbarbariamo il pubblico, il pubblico lo fottiamo e avremo un’Italia di merda“), consigliando alla giovane platea di sbattere le porte in faccia ai tronisti, perché:


se non fanno audience se ne vanno a casa!

Il Pippo nazionale ne ha anche per i nuovi quiz, che butta tutti nello stesso pentolone:

Al tempo di Lascia o Raddoppia si vinceva dimostrando di sapere tutto su una specifica materia, ma ora tra pacchi, risposte multiple e ruote tutto si ottiene con gran semplicità. Chiaro che l’impegno nello studio o nel lavoro venga considerato una perdita di tempo.

Baudo in un solo giorno è riuscito è riuscito a dire una marea di idiozie retoriche:

1 – Dice di puntare alla qualità, ma ammette che non può fare un prodotto troppo alto qualitativamente sennò non viene seguito (implicitamente dà degli stupidi agli spettatori).

2 – Dice di puntare sulla qualità, lui che si inventa i baci con la Littizzetto, Benigni, o il salvataggio all’Ariston del signore che si voleva buttare, o dei siparietti assai scadenti al Festival (con Chiambretti) così come nelle sue trasmissioni.

3 – Non distingue la qualità del prodotto dalla qualità del contenuto: se un programma è ben confezionato, il contenuto può anche non essere filosofico, ma è pur sempre di alto livello (Striscia la notizia è qualitativamente valido per lui o no?).

4 – Torna nuovamente ad attaccare i tronisti dimenticandosi che la colpa non è di chi ha creato il fenomeno Uomini e donne, ma di chi non è capace di fare una contro programmazione valida e interessante.

5 – Attacca i quiz che ci sono oggi, che regalano soldi facili, dimenticandosi di essere stato uno dei conduttori di Luna Park (vi ricordate “La luna nera!”?) un gioco dove non c’erano domande esattamente per cervelloni.

6 – Attacca La ruota della fortuna scordandosi che è un format del 1989, presentato originariamente proprio da chi aveva condotto Lascia o Raddoppia.

7 – Attacca le risposte multiple invece di scagliarsi contro le domande (le prime, ad onor del vero, realmente banali).

Caro Pippo Baudo, perché certe cose non le dici in diretta televisiva, facendo i nomi dei cattivi e proponendo strade alternative? Perché non fai outing in pubblico, ammettendo di non essere così qualitativamente sopra alla media? Perché i presentatori italiani hanno il brutto vizio di sputare sul piatto che mangiano, per poi tornare mesi dopo a mangiarci di nuovo? Perché invece di parlare tanto non agiscono, magari rifiutandosi di condurre programmi di scarsa qualità?

5 commenti su “Pippo Baudo attacca la televisione: evviva la coerenza!”

  1. Baudo è un carramato senza sosta in quest’ultimo periodo. Interviste e dichiarazioni a gògò. La cosa bella è, come hai notato giustamente, che spara tante di quelle assurdità che a volte le sue parole sembrano essere tali solo per un ricambio d’aria per la cavità orale.

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