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Antonello Piroso, giornalista, direttore del Tg La7 e autore televisivo

Il giornalista e presentatore TV Antonello Piroso, nato a Como il 7 dicembre del 1960, è diventato giornalista professionista nel 1987 collaborando con riviste e quotidiani quali Prima Comunicazione, Il Foglio, Repubblica, Capital e Panorama, mentre durante gli studi ha lavorato come animatore di villaggi turistici.

Oltre all’esperienza giornalistica con la carta stampata, Piroso ha altresì collaborato in qualità di autore di diverse trasmissioni di successo quali La casa dei sogni, I Cervelloni e Iva Show, Non è la Rai, Domenica in e Quiz show.

Nel 1991 collabora alla creazione di programmi radiofonici con Radio RTL 102.5 ed iniziano le prime co-conduzioni televisive, come nel programma Primadonna con Eva Robin’s, è inviato speciale per il programma Il Guinnes dei primati e Verissimo, e realizza servizi televisivi per Target, Verissimo e Striscia la Notizia.

La prima vera conduzione arriva nel 2001 con il programma in onda su La7 da lui stesso ideato e realizzato, Lo speciale: Fabio Briatore, dicono di lei ed il video I Novembristi l’America in Piazza del Popolo in collaborazione con il quotidiano Il Foglio.

Nel 2002 crea e conduce sempre su La 7 la trasmissione Niente di personale, una rubrica satirica di informazione all’interno del programma Omnibus: andrà in onda fino al 2008 nella fascia pomeridiana per poi passare a quella serale. Nel 2003 conduce anche Il tema del giorno sempre all’interno di Omnibus e nel 2006 diventa prima vicedirettore poi direttore del TG La 7.

Ma Piroso non ha mai abbandonato la passione per il giornalismo cartaceo: nel corso degli anni fonda alcuni settimanali quali Cognome e nome, Reality e Cantiere Democratico, creato in occasione delle elezioni primarie per sostenere il PD. Sempre durante le elezioni politiche del 2008 ha condotto una maratona elettorale di 18 ore no stop!

Attualmente conduce sempre su La7, il programma Niente di Personale, in onda tutti i venerdì sera in prima serata ore 21.10: si tratta di un programma serale di approfondimento, che inizia con una chiacchierata informale con personaggi del ondo politico, sportivo e dello spettacolo, e che va alla scoperta dei luoghi e delle immagini di cronaca e costume del nostro Paese.

Nel corso della sua carriera Piroso ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui l’Oscar della tv Rai, il premio Il Riformista, il Premio Premiolino, il premio Flaiano come miglior conduttore. L’esperienza di Piroso con il settimanale Panorama terminò nel 1998 con una causa giudiziaria a causa del licenziamento e trasferimento punitivo del giornalista.

9 commenti su “Antonello Piroso, giornalista, direttore del Tg La7 e autore televisivo”

  1. Ad Antonello Piroso

    Mite e garbato Antonello Piroso,
    re della giornalistica tribù,
    nel grande coro, volgare e fazioso,
    della privata e pubblica tivù

    tu sei – lo dico schietto ed affettuoso –
    un rarissimo esempio di virtù:
    tranquillo, onesto, serio e rispettoso
    come nell’Albo ormai non ce n’è più.

    Del giornalismo nella folle orchestra,
    che il buon gusto e la logica travìa,
    vai sviscerando, da sinistra a destra,

    la verità con somma maestria,
    aprendo a chi ti ascolta una finestra
    che l’aria infetta e il fumo spazza via.

    Mario Scaffidi Abbate
    (direttore responsabile de Il Conciliatore nuovo)

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  2. Durante il TG .di Mentana, sullo sfondo appare una fastidiosissima linea blu che interseca il collo del giornalista. E’ possibile eliminarla? Grazie.
    Comm.G.Cameranesi

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  3. (ah) piroso:è solo da circa un anno che ti ho conosciuto , devo essere sincera mi hai colpito,se non riesco a vederti in tv ti vedo poi sul cp.Sono una singol – diciamo zitella – incallita ho 65 anni da due anni in pensione,ma la mia mente e la mia anima,ora finalmente pacate e riflessive che “ci penserò domani” per non essere troppo impulsiva come sono sempre stata,sono all’incirca sui 40 anni l’età giusta per essere una vera donna,l’infanzia ,l’adolescenza ed i primi lavori a Roma e poi 41 anni a Torino,tornata a Termoli due anni fà deciso che in questo splendido paese stò morendo mi sto organizzando per tornare a Torino,premesso tutto questo mi complimento con te specialmente per le tue “cravatte” ,le scegli tu o hai qualcuno che te le compera?Bravo mi piacciono le tue gran risate e ti sto seguendo e studiando giorno per giorno.Sei preparato Antonello , ti auguro di raggiungere tutti i traguardi che desideri,perchè quando non avrai più traguardi nulla avrà più senso, credimi .In bocca al lupo e se permetti un grosso bacione, Bianca Maria

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  4. Egr. Direttore, non la voglio tediare con complimenti, la 7 è una delle due reti che guardo con qualche assiduità, l’altra è rai3, in particolare le trasmissione in cui si dibatte dalle parti della politica, e solo ‘anno zero’ su rai due. Quello che NON riesco a sopportare sono le persone che sovrappongono le voci in modo da non far capire niente di quello che viene detto, soprattutto da parte degli esponenti del pdl: E INSOPPORTABILE!!!
    Possibile che i conduttori non possano fare nulla per modificare questo malcostume? Se come temo è così, perchè non lasciare libero solo il microfono di chi sta parlando, lasciarlo finire e poi darlo a chi vuole ribattere?. Lo so che senza la ‘caciara’ si avrà meno audience, ma così i cittadini potrebbero finalmente capire qualcosa!
    Mi scusi lo sfogo, ma le ‘donnette’ che in questo periodo hanno il compito di difendere il ‘signor’ berlusconi sono insopportabili. E i politici, nonchè alcuni giornalisti che sui arrampicano sui vetri con tesi assurde e ridicole sono pietosi. Come la pensano è affar loro, anche se è illuminante saperlo, ma lascino esprimere anche agli ALTRI il loro parere!.
    Elsa Gnemmi

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  5. salve sono unacannito tuo fan .avendo sentitto giorni, a dietro quella in tervista che avete fatto all ,piercamilo davico .magisrato . E dopo tutte quelle parole che a detto contro il coverno che ci credo di cio che a detto . chiedo a vuio come mai non avete il coraggio di intervenire pubblicamente e mandare a casa i signori, che ci stano a rapare, il pane ..per me quello che detto il magistrato . e tropo grave .siamo peggio della libia …?

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