Lo scandalo della banca romana, riassunto seconda puntata

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata de Lo scandalo della banca romana. Clemente (Vincent Perez) decide l’assassinio di Antonio Sarno per evitare che qualsiasi persona si metta contro di loro. Bernardo Tanlongo (Lando Buzzanca) sembra però non essere d’accordo con la strategia attuata dal direttore del quotidiano, nonostante sia un suo grande alleato.

Mattia (Giuseppe Fiorello) incontra il commissario Cavaterra (Ninni Bruschetta), il quale lo informa della morte di Antonio Sarno e del fatto che in punto di morte abbia nominato suo padre (Lollo Franco). Renata (Andrea Osvart) è convinta dell’innocenza del padre. Mattia lo raggiunge in Sicilia.

Lo scandalo della banca romana, riassunto prima puntata

 Ieri sera è andata in onda la prima puntata de Lo scandalo della banca romana. Mattia Barba (Giuseppe Fiorello), redattore del Corriere di Cefalù, ha dei problemi con la legge per l’intenzione di voler mettere in evidenza l’annosa questione della Banca Romana, che ha truffato molti dei risparmiatori. Questo è il motivo per cui viene chiuso il suo giornale.

Vincenzo Casella, uno dei clienti truffati dalla banca, si rivolge a lui che è impotente a questa situazione e gli consiglia di fare una denuncia direttamente a Roma, dal momento che a Cefalù vige una profonda omertà. Uno dei personaggi più prepotenti è proprio Antonio Sarno (Totuccio), che nutre per Mattia una vera e propria antipatia.

Lo scandalo della banca romana su Raiuno

Questa sera su Raiuno andrà in onda la prima puntata de Lo scandalo della Banca Romana, la miniserie televisiva diretta da Stefano Reali, con Giuseppe Fiorello (Mattia), Vincent Perez (il direttore Clemente Claudet), Andrea Osvart (la bella artista e donna di potere Renata), Lando Buzzanca (Clemente Tanlongo), Ninni Bruschetta (il CommissarioCavaterra), Lollo Franco (Padre Mattia), Ramona Badescu (Ida Tanlongo) e Mirca Viola (Ines).

La fiction racconta, attraverso gli occhi di un personaggio immaginario, Mattia Barba, lo scandalo che avvenne realmente nel 1893 in Italia che travolse la politica e le banche (ex Banca dello Stato Pontificio aveva stampato senza autorizzazione milioni di lire): Mattia è un giovane di provincia che si trasferisce nella capitale sognando di diventare un giornalista famoso e di successo, pur mantenendo la propria integrità morale. A Roma, però, il ragazzo scopre che fare strada non è facile e che la bella vita non è poi così tanto male. Quando con il tempo il giornalista riesce ad inserirsi nella società che conta, scopre una rete di corruzione che coinvolge politici, imprenditori, l’intera Banca Romana e pure il suo giornale e decide di stare zitto per non perdere tutto. In un secondo momento, resosi conto di aver venduto l’anima, Barba decide di denunciare la corruzione pubblicando i nomi dei colpevoli e pagando in prima persona per il suo silenzio.

Beppe Fiorello, in un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, dice: