Tomas Milian sul set di Corri uomo corri, Pier Paolo Pasolini intervistato sul film Salò o le 120 giornate di Sodoma, ma anche Federico Fellini impegnato nel doppiaggio del suo Casanova e Renato Nicolini (inventore dell’Estate romana) intervistato da Beniamino Placido. Sono solo alcuni dei protagonisti di Moviextra che andrà in onda domenica 19 Giugno alle ore 13:35 su Rai Movie.
Pier Paolo Pasolini
Iris: cinema e dintorni
Iris è uno dei canali (il 25) gratuiti visibili con il digitale terrestre del pacchetto Mediaset.
Diciamo subito che Iris, si occupa di tutto ciò che una televisione normale dovrebbe avere nel proprio palinsesto e che spesso, causa troppa attenzione ai dati auditel si dimenticano di avere: cinema, documentari, fiction, informazione, musica e teatro.
Il cinema, ordinato per cicli, dà la possibilità a tutti gli amanti del grande schermo di vedere tutte quelle pellicole dimenticate da anni.
Sul Doppiaggio – 13 – La fine della prima parte delle storia
… E’ così che nel doppiaggio diventa consuetudine la contaminazione linguistica e la recitazione colloquiale; Amendola si vede proiettato nell’olimpo dei doppiatori assumendosi l’onere di far recitare tutti i grandi attori, che negli anni ’70 faranno tornare grande la cinematografia statunitense. Tra l’altro, come nel passato, nasce un binomio inscindibile tra il doppiato e il doppiatore, cosa che capita solo con Amendola e Lionello (quando dà la voce a Woody Allen), perché le case di distribuzione non vogliono più far crescere il potere contrattuale dei prestatori di voce.
Il 1968 è l’anno dei grandi movimenti e anche il cinema subisce l’ondata di cambiamenti. In marzo, 105 autori di cinema si staccano dall’associazione di cui fanno parte per fondare l?associazione Cinematografica Italiana. Questi, nel convegno ad Amalfi sul cinema sonoro, propongono l’abolizione dell’uso indiscriminato del doppiaggio, perché la sua esistenza compromette la possibilità stessa di un cinema italiano sonoro. Il documento ha molti firmatari: da Lattuada ai Fratelli Taviani, da Michelangelo Antonioni a Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci. Alla fine, però, la storia dimostrerà che anche loro doppieranno le loro opere.
Gli anni ’70 si aprono con una battaglia, vinta solo in parte, dei doppiatori che richiedono di essere inseriti nei titoli di coda: una legge dello stato decreta di riportare nei titoli di coda i nomi dei doppiatori, ma questa regola viene spesso disattesa, complice n’è il grande dibattito che si apre sull’uso del doppiaggio.