Psicotivu: Homer Simpson – Ciambelleterapia

Il paziente ha la pelle color giallo acceso, quasi monocromatico; e dire che ne ho viste tante, ma mai come questa. Comincio a farmi un’idea di una eventuale patologia organica, nel frattempo lo faccio accomodare. Ha una curiosa aria da “assenza di pensiero”, tipo post-lobotomia.

Ci guardiamo fissi negli occhi per pochi secondi che sembrano eterni, poi mi accingo a prendere una penna in un cassetto della mia scrivania mentre gli spiego che mi occupo di psicoterapia, e lui si ritira spaventato, come se lo avessi minacciato. Mi dice che ha paura che tiri fuori la “psicoterapia”, e che con la stessa lo percuota.

Lo tranquillizzo, gli spiego che non è un’arma, e mi sento un pò confuso, come timoroso di ricevere per contagio parte della confusione mentale del mio paziente.

Futurama

Se mi capitasse di poter scegliere di essere criogenizzato per mille anni, in modo da darmi l’occasione di vedere il Futuro, quello vero, un millennio dopo, beh… avrei qualche titubanza. Il mio cane, la mia ragazza, i miei genitori e i miei fratelli, i miei amici, tutti morti….evviva! Si ricomincia da zero! E’ questo lo spirito con cui si apre una delle serie a cartoni animati più “colorate” degli ultimi anni, creata dal celebre Matt Groening (autore anche de I Simpson) e David X. Cohen, trasmessa in Italia su Italia 1 alle 20.

Il protagonista è il pavido Philip J. Fry, fattorino presso il luridissimo Panucci’s Pizza. La sera del 31 Gennaio dell’anno 1999 subisce uno scherzo (scopriremo più avanti nella serie che niente è casuale), per cui si trova a dover consegnare una pizza in un laboratorio sperimentale di criogenia; si tratta solo dell’epilogo di una giornata agghiacciante, in cui tra le altre cose Fry viene mollato dalla sua superficialissima, “normalissima” ragazza.

E ghiacciato rimane anche il povero Fry, che nell’accingersi a festeggiare da solo e in barba al mondo, in barba a tutti, finisce per rimanere ibernato in una delle capsule del laboratorio per ben 1000 anni.

Il successivo risveglio nell’anno 3000 porterà Fry a vedere con occhi “homersimpsoniani” nientmeno che il futuro, al quale si adatta di buon grado, soprattutto dopo l’incontro con i suoi futuri – in tutti i sensi – compagni d’avventura, ed ogni incontro è un’occasione per quella comicità estrema e a tratti surreale alla quale il grande Matt Groening ci ha “educato” tramite l’esposizione a una gialla famiglia che vive a Springfield.

Vedreste mai un film con Tommaso Crociera o Guglielmino Fabbro? Già l’avete fatto!

Il successo del discusso Scusa ma ti chiamo amore ha riacceso una curiosa diatriba sull’importanza che ha un bel nome per essere un attore di successo. Mi spiego meglio: può una ragazza che vuol fare cinema chiamarsi Michela Quattrociocche? Quanto conta l’importanza di un bel nome per riuscire a sfondare nel fantastico mondo patinato dello spettacolo?

Homer in una puntata de I Simpson cambia il suo nome in Max Power e diventa subito una celebrità. In Italia Carlo Pedersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence Hill) diventano gli attori più visti del cinema italiano modificando la loro identità anagrafica. Lo stesso successo arriva anche a Serena Faggioli (Serena Grandi) e Sofia Scicolone (Sophia Loren) e ultimamente a Riccardo Fortunati (Ricky Memphis). Sarebbero diventati quelli che sono mantenendo il loro nome o sarebbero finiti nell’anonimato?

La risposta è semplice: il talento è importante, il bel nome aiuta, ma non condiziona irreparabilmente la possibile notorietà dell’attore. Alcuni esempi in Italia possono essere: Alberto Sordi, Carlo Verdone, Isabella Ferrari, Anna Falchi, Giovanna Mezzogiorno, Michele Placido, Stefania Rocca, Paolo Villaggio, Fabio Volo, Stefano Accorsi e Stefano Pesce. Pur avendo nomi di animali, colori, azioni, oggetti, o altro queste persone si sono affermate sul piccolo e sul grande schermo.

Recensione: I Simpson – Il film

Arriva a Gennaio, dal 9 a noleggio, dal 17 in vendita, uno dei successi cinematografici dell’anno: I Simpson – Il film.

Candidato al Golden Globe 2008, sceneggiato come sempre con maestria da Matt Groening (e non solo), il film dei gialli più famosi del mondo uscirà in DVD, per la gioia di milioni di fans.

Il film, che ha incassato più di cinquecento milioni di dollari e i favori di gran parte della critica (Stephen Hunter del Washongton Post lo definisce uno dei migliori dell’anno), nella sua versione home video ci regala, un bel po’ di scene inedite. Se questo non bastasse all’interno, nei contenuti speciali, si potranno trovare anche gli spot promozionali (The Simpson Judge American Idol e Homer’s monologue on the tonight show) e il commento audio degli sceneggiatori, dei creatori e del regista.