Domenica In e Domenica Cinque ancora sul caso Sarah Scazzi, Barbara D’Urso provata e Sonia Grey soporifera

Si preannuncia una domenica all’insegna della riflessione e delle polemiche, inevitabilmente incentrata della tragica vicenda di Avetrana, il delitto di Sarah Scazzi. Infatti, sia Barbara D’Urso nella sua Domenica Cinque che Massimo Giletti ne L’arena di Domenica In, sono pronti ad affrontare l’argomento precitato.

C’è comunque tempo, specie per Barbara, di iniziare la puntata all’insegna dell’insanità mentale. La puntata di Domenica Cinque, infatti, inizia con l’invenzione di una signora, di cui l’ingegno ha prodotto un paio di scarpe autoriscaldanti, ottime per prendere la scossa mentre piove, e con Paolo Corazzon, il meteorologo, ormai navigato showman, sapientemente mimetizzato tra il coro delle voci bianche del Teatro Regio di Parma.La D’Urso ne approfitta per svilire sessualmente il rivale:

Avevano bisogno di un uomo castrato e hanno scelto lei!

Per introdurre il talk su Sarah, Domenica Cinque manda in onda un toccante video con le immagini della giovane vittima, col sottofondo di Brian Eno. L’introduzione di Domenica In è un altrettanto straziante filmato dei funerali di Sarah, col tappeto musicale affidato ai Sigur Ros.

Green un pianeta da amare: su Sky Uno Gabriella Carlucci parla di ambiente

Gabriella Carlucci, presentatrice prestata alla politica, questa sera torna sul piccolo schermo per parlare di ambiente: alle 22.00 su Sky Uno andrà in onda Green: un pianeta da amare, una trasmissione dedicata totalmente al clima e alla salvaguardia della Terra, ideata e scritta dall’attuale parlamentare del Pdl, che ad aprile ha intervistato i protagonisti del G8 Ambiente e ha pensato di indagare su quanto si sta facendo in Italia per difendere il territorio.

La puntata di oggi, che sarà trasmessa subito dopo il documentario Riscaldamento Globale – Hollywood salverà il pianeta (Leonardo Di Caprio, Robert Redford, Daryl Hannah, Arnold Schwarzenegger e Larry Hangman e altre star di Hollywood racconteranno la loro battaglia ecologista), dovrebbe essere la prima di una serie di dieci che, collocate a partire da gennaio su National Geographic (canale 402 di Sky), saranno dedicate ad un territorio specifico.

Gabriella Carlucci, che parla del progetto dal taglio documentaristico e pedagogico, come un modo per sviluppare la coscienza ambientale delle persone, dice (fonte Il giornale):

Azzurro – il programma musicale

Oggi per programmi tv del passato parleremo della trasmissione Azzurro, programma musicale nato nel 1982, per grazia del patron di Festivalbar, Vittorio Salvetti. La trasmissione andò in onda prima su Raidue dal 1982 al 1983, poi, dal 1984 al 1992 andò su Italia 1, sotto la regia di Mario Bianchi, Pino Callà ed Egidio Romio.

Dal 1982 al 1989, la storica kermesse musicale italiana si svolse presso il Teatro Petruzzelli di Bari, per passare poi nel Teatro Team di Bari fino al 1992. La manifestazione aveva l’obbiettivo di promuovere la musica italiana attraverso un meccanismo fatto votazione e giuria, le squadre di cantanti erano divise in gruppi, ognuno dei quali aveva un nome acquatico (poi divenne un colore), la vittoria veniva decretata da una giuria di 100 persone selezionate dalla Società specializzata in sondaggi d’opinione conosciuta come Doxa, insieme alla giuria Doxa, ve ne era un’altra composta da giornalisti di testate nazionali e conduttori radiofonici.

Bondi propone una rete Rai senza spot e auditel. Gli errori della proposta e le reazioni

Il Ministro della Cultura Sandro Bondi ha scritto una lettera a Repubblica per fare una coraggiosa proposta (così l’ha autodefinita): “Svincolare una rete dal sistema di rilevazione dell’Auditel e della pubblicità, come è stato deciso da Sarkozy in Francia. Una rete del genere non potrebbe che avere tra i suoi contenuti precipui quelli della cultura e del patrimonio culturale che contraddistingue nel mondo l’Italia … Una rete svincolata dall’auditel permetterebbe quindi di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi format e consentirebbe a maggior ragione la messa in onda di temi ignorati come quelli della cultura, che solo negli aridi palinsesti della tv italiana sono considerati meno proficui dell’intrattenimento, spesso inutilmente volgare”.

Prima di riportarvi i commenti politici, permettetemi alcune considerazioni:

1 Il sistema francese prevede che la tv pubblica senza spot venga pagata in parte dall’aumento della tassazione delle pubblicità delle tv private. (perché omettere un particolare simile?);

2 Non è compito del Cda Rai svincolare una tv dell’Auditel, ma del parlamento (perché commettere un errore simile?);

MelaVerde

Mi sono trovato spesso, in passato, a condividere all’incirca un novantesimo di quello che dice la sempre affascinante Gabriella Carlucci su una serie di argomenti. Tuttavia questo Mela Verde ha il suo razionale.

Il verde è un colore che ha mille significati oggi, ma il primo, quello originario, rimane sempre quello più popolare: la natura, l’aria buona, la buona alimentazione, e così via.

Mela Verde ci porta attraverso l’Italia dell’agricoltura, dell’ambiente, e delle tradizioni eno-gastronomiche. Un appuntamento di grande successo per Rete 4, che parla di un’Italia che non molti conoscono, ma che è viva e vegeta, in tutti i sensi.