Elezioni comunali 2011, Geppi Cucciari: “Tg4 chiuso per lutto”

 Tra ore concitate di proiezioni, feste in piazze e delusioni per cocenti sconfitte, è Geppi Cucciari, la vera eroina con la gonnella dei programmi d’approfondimento sulle elezioni comunali a Milano e Napoli, che hanno sancito la vittoria di Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris. In un pomeriggio cruciale per le sorti della politica italiana, sconvolta dalla disfatta del polo di Berlusconi, la sagace attrice ha saputo cogliere gli aspetti più inediti della tornata elettorale prendendo in giro, senza guardare in faccia nessuno, i protagonisti delle ultime settimane.

Tra le “vittime” prescelte dalla comica, Emilio Fede, che nel precedente turno, aveva impiegato circa quattro minuti prima di rivelare il ballottaggio nel capoluogo lombardo tra il sindaco uscente Moratti ed il candidato del centrosinistra. L’irriverente sondaggista per caso ha ipotizzato una possibile apertura del Tg4 delle 18.55 con tanto di cartellone in bella vista, titolato “Chiuso per lutto”.

Fabrizio Corona fa il sociologo. Bruno Vespa fa il giornalista. Per il resto tutto ok

FALSAMENTE VERO – “Cinzia Sasso, moglie di Giulio Pisapia ha detto: mio marito è simpatico e estremamente tollerante, non è prevenuto, ma è inadatto a governare” (Bruno Vespa prende un abbaglio: secondo la signora Pisapia, è Berlusconi, e non il candidato milanese, ad essere “inadatto a governare“, Porta a porta, Raiuno).

“Alla tua età ti occupi ancora di queste minchiate?” “Queste non sono minchiate, ma la società vive su questo, perché siamo una società di minchioni” (Intervista a Fabrizio Corona, Le iene, Italia uno).

Annozero, vai avanti tu tra politici sull’orlo di una crisi di nervi e il malcontento sociale


Scene di ordinaria follia nella puntata appena terminata di Annozero su Raidue dal titolo Vai avanti tu, che fa il verso a una nota pellicola del 1982 di Giorgio Capitani con Lino Banfi. Che mi vien da ridere ci sentiamo di aggiungere, sebbene il pietoso teatrino a cui abbiamo assistito faccia tristemente da cornice al momento difficile che attraversa la politica italiana e non solo quella. Dopo un servizio di Sandro Ruotolo in cui vengono messi in evidenza con efficacia i drammatici fatti accaduti a Roma durante le manifestazioni dello scorso 14 dicembre, Giulia Innocenzi della redazione dà la parola a Luca Cafagna studente di scienze politiche de La Sapienza di Roma chiedendogli se simili atti di violenza non abbiamo allontanato l’opinione pubblica, favorevole in prima battuta, dalle posizioni del movimento studentesco contrario alla riforma universitaria voluta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.

La risposta lascia preludere a posizioni non proprio accomodanti degli studenti con Cafagna che sottolinea un malcontento serpeggiante da più di 15 anni a causa di Governi sempre meno sensibili alle problematiche sociali, il fatto che nelle assemblee i partecipanti siano semmai aumentati e che il 14 dicembre sia una giornata da storicizzare. Nel frattempo il ministro della Difesa Ignazio La Russa fra gli ospiti in studio, accompagna con continui mugugni le dichiarazioni dello studente assumendo l’atteggiamento di chi si trova sempre più a disagio, fino a esplodere in una serie di improperi tra cui “vigliacco” e “incapace”, ravvisando nelle parole del ragazzo l’apologia di reato per non aver di fatto stigmatizzato chi ha assalito i poliziotti schierati a difesa dei palazzi governativi.

La scena surreale è in un crescendo tale tra lo stupore dei presenti, che sembra d’assistere a una finzione scenica, con La Russa paonazzo e ormai incontenibile che mostra l’intenzione di abbandonare lo studio, per poi ripensarci successivamente di fronte all’atteggiamento pacificatore del segretario Udc Pier Ferdinando Casini, desideroso di sentire dagli studenti parole di condanna degli incidenti romani che di fatto non arrivano. Posizione discutibile quella degli universitari? O semmai i sintomi di una polveriera destinata ad esplodere?

Domenica Cinque: rissa tra Veronica e Laura Perego, lite tra La Russa e Di Pietro a Linea Notte, Aldo Busi insulta Mara Venier all’Isola dei Famosi 7

 Una settimana “stressante” per Barbara D’Urso, impegnata a risolvere i vari drammi degli ex concorrenti del Grande Fratello, che trasfornati dalle luci della ribalta, cercano riparo tra le amorevoli braccia della conduttrice, sempre pronta a offrire scoop in tutte le salse. Un’occasione ghiottissima che la D’Urso non può certo rifiutare nel suo Pomeriggio Cinque, dove il trash regna incontrastato.

Nell’ultima settimana la prorompente Barbara ha trasmesso in esclusiva le immagini del dietro le quinte della fuoribonda rissa tra Veronica Ciardi e la pornostar Laura Perego, sfociata in un ceffone per l’ex gieffina (la donna aveva dichiarato di averci fatto sesso). Scene allucinanti, urla, schiaffi, minacce di querele. Il polpettone (mal servito) è sempre lo stesso.  L’unica novità sembra essere il momento di talk (raccapricciante) con le scuse (fintissime) della “carnefice” Perego e la difesa accorata di Veronica da parte del pubblico in studio.

Tg3 e Raitre, i nomi dei direttori dovrebbero uscire a settembre. Per Di Pietro si aspetterà il congresso PD

Come mai per le nomine dei direttori di Raitre e del Tg3 si deve aspettare il primo Cda della Rai dopo le vacanze? Secondo alcuni il motivo è semplice: si sta cercando di aspettare il congresso del PD dell’11 ottobre o addirittura le primarie del 25 ottobre, per vedere quale candidato vince. Antonio Di Pietro dal suo blog fa sapere:

Il temporeggiamento è dovuto all’attesa del congresso del Pd perché, se vincesse uno piuttosto che l’altro, la scelta dei portaborse per ricoprire le due poltrone vacanti sarebbe differente. Il Pdl, che si indigna per questo contrattempo, ha piazzato già da tempo i propri chihuahua praticamente in tutte le altre posizioni!

Annozero, è bufera sulla puntata dedicata al terremoto in Abruzzo

E’ bufera sulla trasmissione di Michele Santoro Annozero : parte dei politici italiani e della stampa, seppur non hanno detto nulla contro il vanto del Tg1 per gli ottimi dati d’ascolto e che non hanno fatto niente per fermare il campionato di Calcio di Serie A (quando anche le società erano pronte al rinvio), hanno attaccato la puntata Resurrezione, dedicata al terremoto in Abruzzo.

La motivazione è semplice: giovedì il conduttore, oltre  ad indagare sulle cause del terremoto, pur sostenendo il buon funzionamento, in generale dei soccorsi, ha espresso dei dubbi sull’effettiva efficacia di alcuni di questi. Apriti cielo: il direttore de Il Giornale, Mario Giordano, già in puntata e successivamente sulle colonne del quotidiano sostiene che Santoro voglia infangare gli angeli dei soccorsi, ha definito la puntata “Uno spettacolo squallido” e sostiene che il presentatore e i suoi collaboratori, accecati dall’odio e dalla faziosità hanno perso anche il senso di umanità.

Quelle che Giordano definisce “Polemiche Pretestuose” o “Un vergognoso processo alla Protezione civile“, non sono piaciute a Maurizio Gasparri che parla di “Scempio continuo della verità”, al Premier Silvio Berlusconi che sostiene che:”La televisione pubblica che non si può comportare in un modo simile” e nemmeno al Presidente della camera Gianfranco Fini, che definisce la trasmissione semplicemente indecente, perché specula sulla tragedia. Fini, poi, parla per tutti:

Vigilanza Rai: è bufera!

Al centro delle polemiche di questi giorni è il conflitto istituzionale riguardante la nomina del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. L’ordine del giorno riguarda il la votazione di oggi, nella quale è stato infatti eletto un esponente della minoranza, il piddino Riccardo Villari, e non Leoluca Orlando, il nome indicato dal Partito Democratico e dall’Italia dei Valori.

La carica di Presidente della Commissione di Vigilanza Rai è da sempre assegnata alla minoranza parlamentare, dato che si tratta di un organo di garanzia delicato e della massima importanza. L’opposizione ha reagito in modo pronto: Veltroni e Di Pietro hanno parlato di regime, senza mezzi termini.

Lo scontro tra i due poli è inevitabile. Il neoeletto non si scompone e dice che, dopo essersi consultato con Napolitano, Schifani e Fini, farà quello che dice il partito. Di Pietro in tutta risposta accosta l’atto alla dittatura argentina, in particolare l’ultimo passo della deriva antidemocratica.

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CineTV Oggi: programmi televisivi 10 Giugno

 

 

Buongiorno e benvenuti alla rubrica CineTV Oggi. Diamo subito un’occhiata a ciò che potremo vedere in televisione nelle prossime 24 ore.

 

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Programmazione totalmente uguale ai giorni precedenti: Spagna – Russia alle 18, Grecia Svezia alle 20.45, Notti Europee alle 23.05 e la terza puntata di Uto Ughi racconta la musica a mezzanotte.