Home » Ris 5 Delitti Imperfetti, riassunto ottava puntata

Ris 5 Delitti Imperfetti, riassunto ottava puntata

Il primo episodio della serie tv Ris 5 Delitti Imperfetti, intitolato L’essenziale è invisibile agli occhi, si apre con l’omicidio di una donna di circa 30 anni, bruciata viva, ma il Medico Legale Claudia (Gea Lionello) scopre che la donna assassinata aveva una capsula in oro in un molare ed aveva anche sostituito un incisivo con capsula in titanio sulla quale è riportato un codice, ancora leggibile.

De Biase (Ugo Dighiero) interroga tutti coloro che abitano nelle vicinanze, tra i quali un ragazzo cieco che ha sentito per primo le urla della donna e le ha registrate con il suo cellulare: il traduttore ascolta la registrazione e conferma che tutti i presenti erano di origine rumena e parlavano di una bambina, prima di uccidere brutalmente la ragazza.

Anche un’altra teste ha visto il gruppo di uomini e una donna che veniva picchiata: riferisce che il mezzo utilizzato dagli uomini era un pick up rosso. Gli elementi a disposizione del RIS iniziano ad essere consistenti, le indagini possono iniziare.

Veronica Gambetta (Magdalena Grochowska) viene incaricata dal Capitano Riccardo Venturi (Lorenzo Flaherty) di interrogare la madre di Manolo d’Errico, un esponente della setta coinvolto nel delitto dell’Università scomparso misteriosamente da casa dopo la strage. La madre del ragazzo sembra nascondere qualcosa, afferma di non sapere nulla e l’attenzione della Gambetta viene attirata da un mazzo di orchidee fresche che la madre sistema su di un tavolino, della stessa tipologia rinvenuta sulla tomba di Morbegno.

La madre di Manolo, interrogata nuovamente confida di essere stata l’amante di Andreas Morbegno per 5 anni prima della sua morte: racconta anche che era in casa di Morbegno il giorno in cui si è suicidato, ma non sa se c’è collegamento tra questo suicidio e il suo rapporto con Adler, suo allievo. È stata la madre a far leggere al figlio i libri di Morbegno, ma non poteva immaginare che lui un giorno avrebbe fatto una strage in nome di quegli insegnamenti.

Daniele Ghirelli (Fabio Troiano) e De Biase analizzano tutte le donne romene in zona con figlie che hanno subito interventi ai denti: rintracciano la donna uccisa, Diana che ha una figlia di 10 anni, Alina. La sorella di Diana confida ai RIS che il compagno della donna, Radu, voleva vendere la bambina a dei trafficanti di organi: bisogna trovare Alina prima che Radu la rintracci e la porti in Romania. Ghirelli grazie ad un filmato che la sorella di Diana aveva conservato, rintraccia la casa dove Diana lavorava: la signora alla quale prestava servizio è rinvenuta svenuta.

Forse Alina non è stata ancora rintracciata: per ottenere maggiori indizi De Biase convince Ghirelli a spacciarsi per muratore rumeno e confondersi in mezzo a quanti lavorano con Radu. Ghirelli riesce ad entrare nel gruppo dei muratori romeni e piazza una microcamera sul pick up di del complice di Radu. La bambina viene ritrovata a casa di Diana nascosta in una soffitta ed affidata alla zia Alexandra, ma nessun posto è sicuro con Radu a piede libero. Alexandra e Alina vengono avvertite da De Biase della presenza di Radu: questo viene affrontato da Venturi ma Radu sembra avere la meglio fino a quando non viene colpito da un proiettile sparato dal Comandante.

Veronica legge delle lettere inviate da Morbegno alla madre di Manolo: in una lettera confida di essere preoccupato per i comportamenti del professor Giacomo Adler, suo allievo, che ha in mente un progetto per la creazione di una nuova stirpe di eletti, un vero e proprio colpo di stato. Nelle lettere però Morbegno non da segni di volersi suicidare, potrebbe essere stato ucciso, e Giacomo Adler è ovviamente l’indiziato principale. Adler quella sera va a trovare Veronica Gambetta presso la sua abitazione, ma lei è molto nervosa e gli chiede di andarsene

Sarà molto difficile per me starle lontano dottoressa

le dice Adler prima di andare via.

Venturi e Ayroldi cercano di fare chiarezza sugli ultimi istanti di vita di Morbegno, forse è stato un omicidio vero e proprio, ma scoprirlo non sarà facile: viene in loro aiuto la macchina da scrivere usata da Morbegno per scrivere una fantomatica lettera d’arrivo, ma i caratteri non coincidono. La macchina da scrivere usata per scrivere la lettera è quella di Adler: ecco un indizio da consegnare al Giudice per le indagini preliminari e convalidare l’arresto. Adler viene rintracciato a teatro mentre ascolta un concerto di musica da camera, ma quando Venturi e la sua squadra vi giungono di Adler non c’è più traccia: è sparito nel nulla, forse avvertito da qualche talpa sua complice. La talpa è riuscita a piazzare una cimice nell’ufficio del Giudice, e da lì ha ascoltato e riferito tutto ad Adler: ecco perché il professore sapeva sempre tutto.

Al RIS non c’è mai un attimo di pace: viene rinvenuto un altro cadavere, quello di un ragazzo Tommaso Castellani, 17 anni, sbalzato di sotto ad un cavalcavia con il motorino, forse è stato tamponato da un altro mezzo che poi è fuggito. Claudia analizza il cadavere: dall’autopsia risulta che Tommaso è morto per trauma cranico anche se il cadavere è troppo ben composto rispetto al volo fatto per lo sbalzo. Sul fanale dello scooter ci sono tracce di vernice e una sostanza sull’asfalto: la sostanza è poltiglia di mela, e vicino al luogo dell’incidente c’è un’azienda agricola con dei frutteti, può darsi che nell’impatto il mezzo che ha investito il ragazzo abbia perso delle mele che trasportava. Viene individuato il trasportatore, e questo afferma di guidare a 80 km orari: ma secondo la ricostruzione di Ghirelli i dati non coincidono. Il cadavere era esattamente sotto al cavalcavia, se fosse stato investito sarebbe stato sbalzato molto oltre.

Nel frattempo Claudia rivede una sua vecchia e cara amica, Loredana Dalbono, complice di un commando che nel 1988 ha ucciso il Giudice Longo e l’uomo della scorta Sante Licausi e che da allora vive in latitanza: Claudia è certa che Loredana sia innocente e vuole far riaprire il caso affinché possa difendersi. Venturi le dice di lasciar stare perché non la può aiutare in nessun modo: ma Claudia convince Loredana a costituirsi ed a ottenere giustizia. Loredana giura che lei non ha sparato, ma ha solo rubato il mezzo con il quale l’attentato è stato effettuato, poi non se l’è sentita di continuare. Nel frattempo viene scoperto chi aveva messo la cimice nell’ufficio del giudice: Stefano Corsini, 30 anni, impiegato in Procura.

Sul cadavere di Tommaso vengono rinvenute delle ecchimosi ed il cranio del ragazzo era fracassato, mentre tutto il resto del corpo no: una modalità strana dato il forte impatto col terreno che avrebbe dovuto avere. Nella stanza di Tommaso , Veronica e Flavia indagano e cercano prove, anche interrogando i genitori: vengono informati che sul ragazzo sono stati trovati lividi preesistenti, prova che il figlio subiva delle violenze sistematiche. Chi picchiava Tommaso? Ghirelli analizza il pc di Tommaso, trova le sue chattate con una ragazza, Elly 90, Eleonora Righetti di Roma. Lei viene interrogata e non sa perché Tommaso sia morto: lui non ha mai voluto parlarle dei lividi e delle violenze.

Per quel che riguarda Loredana Delbono, viene interrogato un altro componente del commando ed ora collaboratore di giustizia che partecipò all’agguato: lui ed un componente della scorta scampato all’agguato: lui afferma di non aver visto in faccia Loredana, ma è convinto che sia colpevole. Intanto Ghirelli e Flavia seguono le chattate di Eleonora con un altro amico: parlano di certi video che devono essere assolutamente cancellati. Si tratta di un sito di condivisione di video, nei quali si vede chiaramente che Tommaso subisce delle vessazioni da dei ragazzi: anche la morte di Tommaso è stata causata da una goliardata, perché quei ragazzi l’avevano costretto a lanciarsi dal cavalcavia con una corda, calcolandone male la lunghezza. Tommaso è morto sbattendo la testa, ed i ragazzi scoperti cedono e vengono arrestati.

I RIS intanto sono impegnati nell’ascolto delle conversazioni di Corsini con i componenti della setta: il capo parla ai suoi adepti, la nuova stirpe verrà alla luce e dovrà colpire i suoi nemici. Ma Corsini a metà del collegamento si accorge della microspia e cerca di fuggire: braccato da De Biase e Venturi viene portato al RIS ed interrogato. Stefano Corsini non ha intenzione di parlare, non tradirà Adler e gli altri: ma Veronica cerca di fargli aprirgli gli occhi sulla realtà che lo circonda, ma lui rimane muto. Nel frattempo Venturi analizza i video dell’assassinio del Giudice Longo e dell’agente di scorta: qualcosa non torna, i proiettili sparati sono due, ed appartengono alla pistola appartenuta al pentito. Quindi Loredana potrebbe non aver mentito per tutti questi anni. Bisogna trovare assolutamente una prova: Loredana viene chiamata a confrontarsi con l’agente scampato al massacro e ridotto in carrozzella a causa di un proiettile conficcato tra le vertebre. Loredana parlandogli lo convince a subire un’operazione per estrarre il proiettile nella schiena: quello potrebbe essere l’unico mezzo con il quale dimostrare l’innocenza di Loredana. Claudia ringrazia il Capitano Venturi per il lavoro svolto con un bacio sulle labbra, che lui non si aspetta.

Ghirelli, Veronica e Flavia scoprono la terra madre degli eletti, dove forse Adler si nasconde, tutti corrono per rintracciarlo ma qualcuno segue Veronica presso la sua abitazione, interno 126.

Per scoprire chi o che cosa bisognerà aspettare la puntata cruciale di martedi prossimo, sempre ore 21.15 su Canale5.

8 commenti su “Ris 5 Delitti Imperfetti, riassunto ottava puntata”

  1. Sempre puntualissimo e molto dettagliato il riassunto!!! Aavvincente…quest’anno più che mai!!!!! Aspettiamo la settimana prossima…peccato manchino solo due puntate

    Rispondi
  2. Chi sa come si chiama l’attore che interpreta l’ufficiale dei Carabinieri moro con la barba a pizzetto?
    Il suo è un ruolo minore ma è di un bello.
    Lui, non il ruolo ;-)…
    Stefano

    Rispondi
  3. Grazie per la segnalazione.
    No, non credo proprio sia lui.
    Nell’ultima puntata di mercoledì scorso, partecipava all’interrogatorio.
    Non si vede moltissimo, di solito partecipa agli interrogatori e a qualche azione ma non è un protagonista vero e proprio.
    Ha la barba a pizzo che gli dona un sacco…. 😉
    Stefano

    Rispondi
  4. Infatti ke peccato ke ris è finito. Mamma mia ke emozione i Ris 4 la strage D erba l hanno girato a Torvaianica (Roma) nella casa e nel palazzo della zia di mio cognato..giravano fino alle 3 di notte dopo di chè,staccavano e ricominciavano a girare alle 8 di mattina. ciaoooooo sei bono riccardo e vincenzo….siete simpaticiiiiiiiiiiiiiiiii vi amooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. Wa una mia amika si e fatta la foto cn riccardo e vincenzo mamma mia ke culooooo.

    Rispondi

Lascia un commento