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Mal’aria, riassunto prima puntata

 Ieri sera è andata in onda la prima puntata della miniserie Mal’aria.  Tommaso Rambelli e  sua moglie vanno a cavallo e si accorgono di una donna morta che tiene un bambino tra le sue braccia.  Decidono di comune accordo di portare il bambino a casa loro e di educarlo come un figlio. Il suo nome è Carlo, ed è l’unica cosa che ricorda della sua vita,poichè ha rimosso qualsiasi ricordo per un trauma subito a causa dell’acqua.

Carlo, (Ettore Bassi) diventato dottore, improvvisamente ricorda alcuni elementi importanti della sua infanzia. Il rapporto con i genitori adottivi sembra non essere dei migliori. Per invito del padre, Carlo va dal Merli, il quale gli chiede di andare a Ravenna per fare un’ispezione e verificare l’esistenza o meno della malaria.

Si tratta di una scusa che il padre di Carlo ha usato con lo scopo di  far sconfiggere in lui la forte paura che egli ha per l’acqua, atteggiamento che la madre disapprova totalmente. Dopo un chiaro rifiuto, ascoltando una conversazione dei signori Rambelli, Carlo decide di andare a Ravenna. Intanto, in quel luogo si ha paura di una vecchia donna (la Borda), considerata una strega.

Il luogo in cui Carlo, con al seguito il suo autista, dovrà andare  è Spinaro. Viene ritrovato dalle milizie nere il Dottor Bivato, che sembra essere stato morso da un animale. L’autista riconosce in Elsa (Sarah Felberbaum) colei che l’aveva avvisato di stare attento alla Borda (strega della palude). La ragazza parla della strega, una vecchia  di cui le parla sempreil nonno (il quale ha la possibilità di parlare con lei), aggiungendo che è lei la causa di queste morti e che colpirà ancora.

Il Dottor Rambelli è impegnato nell’autopsia del cadavere. Lo aiuta nel lavoro il Dottor Stefano Bonini (Gerardo Mastrodomenico). Si pensa che sia stato ucciso dal cane di Manlio Corzani (Giorgio Biavati), nonno di Elsa, il quale si voleva vendicare della morte del figlio in guerra.  Il cane viene ucciso, ma Corzani sostiene che il Dottore sia stato ucciso dalla Borda, e che quest’ultima sia anche l’artefice della malaria. Il Dottore Bonini reputa che non vi sia alcuna malaria in giro, ma Carlo non sembra molto convinto e chiede ad Elsa di farle vedere la Borda, la quale accetta di buon grado e lo conduce in chiesa, dove viene interrotta e portata via dal capo delle camicie nere Oreste Bellenghi (Stefano Dionisi).

Carlo si presenta con il  parroco del paese, Don Bruno (Eros Pegni), il quale narra l’antica storia della Borda, che sembra essere una sorta di Dea delle acque. Carlo vorrebbe andare via, ma è costretto a rimanere per saperne di più sulla malaria e decide di interrogare, su esortazione del Merli, un grande latifondista, il conte Ruggeri (Francesco Salvi), il quale dice di conoscere bene la vittima e  parla della grande opera di bonifica che sta attuando all’interno del paese.

In paese intanto, arrivano nello studio del dottore Rambelli molti pazienti in preda ad una forte febbre, che il dottore identifica con la malaria. Elsa, correndo per i campi insieme al fratellino, trova il cadavere del Dottore Bonini  vicino alla palude e informa Carlo della scoperta. Rimangono i registri dei pazienti del Dottor Bonini per fare luce su ciò che sta succedendo.

Intanto Corzani,  ha in mente un piano per tentare di sconfiggere  e uccidere  la Borda (considerata causa di tutte le disgrazie del paese). Carlo viene a conoscenza del fatto che proprio il Dottore Bonini  abbia causato il dilagarsi della malaria  e fosse coinvolto nel traffico illegale del chinino (il vaccino contro la malaria) non facendo il vaccino alla popolazione e avendo tentato di fuggire con il chinino in valigia (a scopo di lucro)  per paura di essere scoperto da lui. Continuano gli incubi di Carlo, che confessa a Don Bruno di essere perseguitato dalla paura dell’acqua e che è in crisi perchè non riesce a trovare alcuna spiegazione a questi due omicidi.

Tra Elsa e Carlo sembra esserci un forte avvicinamento. La ragazza si occupa di lui con cura e cerca di aiutarlo nelle sue mansioni. C’è un unico problema, dettato dal fatto che i malati non vanno in ambulatorio a farsi visitare ed il Dottore cerca di convincere Elsa a far cambiare loro idea. Durante il tragitto a casa, Elsa viene raggiunta da Bellenghi, il quale vorrebbe averla tutta per sè e minaccia di uccidere il Dottore Rambelli qualora abbia intenzioni serie nei suoi confronti.

Elsa non mantiene la promessa di andare nella palude per convincere la popolazione a farsi visitare. A questo punto, Carlo decide di andare (nonostante la paura dell’acqua) a visitare lui stesso uomini e donne che vivono vicino alla palude. Parlando con una donna, Carlo scopre che in luogo in cui è andato non è il Lago nero, dove avrebbe difficoltà ad andare in quanto terra del conte Ruggeri e della milizia, ma soprattutto (cosa ancora più preoccupante) luogo in cui vive la Borda.

Bellenghi pretende che un suo sottomesso controlli ogni singola mossa del Dottor Rambelli. Quest’ultimo, parlando con Don Bruno, dice di aver sentito la voce di una donna che lo seguiva dovunque. trra i due la conversazione degenera e Carlo lo accusa di tenere un idolo pagano in un luogo sacro, fomentando la superstizione dell’esistenza della Borda. Dopo la lite, il parroco fa una predica in cui dice chiaramente ai fedeli che la Borda non esiste.

Carlo inizia a non sentirsi bene, e per precauzione prende il vaccino contro la malaria. A fargli compagnia è Elsa, la quale gli confida vorrebbe andare via insieme a lui a Roma. Quest’ultimo le chiede di pensarci bene e che il loro rapporto non sarebbe benvoluto da suo nonno Manlio Corzani. Irrompe Bellenghi all’ambulatorio e decide di portare via Elsa, abbandonando Carlo al proprio destino.

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