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Recorder – 13 – Una mamma per amica

Da questa settimana la rubrica Recorder si sposta definitivamente al martedì.

Oggi il nostro post, raccontandovi di una serie che si è appena conclusa, vi porterà molto lontano, in un tranquillo paese di campagna nel Connectucut di nome Stars Hollow.

Dove si trova geograficamente ve l’ho detto, ora cercherò di entrare nello specifico, dandovi qualche informazione in più, come per esempio il titolo della storia: Una mamma per amica (titolo originale Gilmore Girls).

La serie televisiva è nata nel lontano 2000 ed è andata in onda fino al 2007, ideata da Amy Sherman e Daniel Palladino (produttori esecutivi fino alla sesta stagione) poi da David S. Roshental (settima e ultima stagione), è andata in onda negli USA inizialmente sulla rete WB poi passata al canale The CW con episodi di durata media di 40/45 minuti l’uno. La produzione della serie è di Dorothy Parker Drank Here Productions, Hofflund-Polone & Warner Bros Television.


In Italia la serie è stata trasmessa dal 2002, prima su Canale5 poi su Italia1 (ora nuovamente su Canale5) cambiandole continuamente orario (del resto non si può avere tutto dalla vita con la nostra televisione).

Gilmore Girls racconta le fantasmagoriche avventure di Lorelai Gilmore e sua figlia Lorelai (per tutti Rory), ambientate in un paesino piccolo dove tutti si conoscono e dove la gente mormora. Lorelai è una mamma giovane e single (pensate che ha avuto Rory a soli sedici anni da Christopher Hayden), che riesce a crescere una figlia perfetta e ad esser realizzata nel lavoro, ma un pò meno in amore (due storie importanti, quella con Christopher e quella con Luke: il primo alla lo sposa a Parigi per poi lasciarlo, il secondo lo ama e presumibilmente vivrà con lui, ma non ci è dato di sapere) Rory è la classica figlia prodigio, dedita allo studio e al sogno di diventare una grande giornalista; è stata per molto tempo con Dean (Jared Padalecki) poi con il nipote di Luke, il giovane ed irrequieto Jesse(Milo Ventimiglia) e, dal secondo anno di Università, con un rampollo dell’alta società Logan (Matt Czuchry); frequenta una scuola di grande fama e si iscrive a Yale grazie all’aiuto economico di nonna Emily (Kelly Bishop) ed il nonno Richard Gilmore (Edward Herrmann) che, in cambio vogliono solo che tutte e due le giovani Gilmore (Lorelai e Rory) partecipino una volta a settimana alla cena del venerdì, un modo per Emily di farsi, in maniera pulita (per moto di dire), gli affari delle due povere malcapitate.

A Lorelai (Lauren Graham) e Rory (Alexis Bledel) puoi toglierle tutto tranne un buon caffè caldo di Luke Danes (Scott Patterson), proprietario del locale preferito delle due e molto burbero (almeno è quella l’aria che dà), sarà poi andando avanti nel tempo uno dei protagonisti di maggior importanza nella serie specialmente per la storia con Lorelai e, il lascia e metti continuo tra i due porterà anche dei problemi all’interno della nicchia di Stars Hollow.

In sette stagioni si vedon passare molti personaggi, dai ragazzi di Lorelai a quelli di Rory, dal menestrello del paese al tuttofare Kirk (Sean Gunn), dal presidente dell’assemblea cittadina, al lunatico Taylor (Michael Winters) e ancora la grande amica (poi socia) di Lorelai, la dolce e paffutella Sookie St. James (Melissa McCarthy), quella di Rory, la rocchettara Lane (interpretata da Keiko Agena, che diventerà madre nella settima e ultima stagione), la schizzata sempre prima della classe, Paris (Liza Weil), Michel (Yanic Truesdale).

Ci sarebbe di parlare ancora per tanto tempo delle Gilmore Girls, degli abitanti di Stars Hollow, ma le cose più importanti ve le ho scritte ora, del resto in sette anni di serie di cose ne son state fatte: abbiam visto crescere i protagonisti e siamo cresciuti con loro. Sempre con loro abbiamo pianto (la rottura di Lorelai con Luke) e riso (Kirk e le sue stupide imprese).

Per chi non lo sapesse la serie ha avuto molteplici premi inoltre, Lauren Graham ha avuto la nomination al Golden Globe come migliore attrice ed è stata produttrice di alcune puntate. La settima stagione ha visto l’abbandono come già vi ho scritto sopra dei due creatori della serie, ci son state smentite e conferme riguardo una ottava serie(per un finale più ricercato) purtroppo non confermata anche a causa del rinnovo del contratto e l’aumento di stipendio delle due protagoniste. La serie difatti è stata completata velocemente facendo infuriare i fans.

Nel succedersi degli anni la serie ha toccato molti temi importanti come i rapporti tra genitori e figli (per esempio il difficile rapporto di Lorelai con la madre Emily), i problemi lavorativi (l’incendio dell’Indipendence Inn dove lei era direttrice e la ricostruzione di una locanda inagibile, che poi diventerà la locanda sua e della amica e socia Sookie, il Dragonfly), e tanto altro.

Insomma, Una mamma per amica ci ha tenuto compagnia per tanto tempo grazie anche a dialoghi veloci e a volte stupidi, a personaggi semplici e veri, ha solo una pecca….il finale. Ah, consiglio la visione grandi e piccini, a chi adora le serie veloci ma fatte bene, a chi detesta vedere i super belli e super belle a chi non odia le persone.

7 commenti su “Recorder – 13 – Una mamma per amica”

  1. Grazie raffaele. Se avessi eventuali novità sulla serie, ti preghiamo di comunicarle in questo post e ovviamente verremo a leggerti!

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  2. Grazie Diego per avermi segnalato la tua recensione. L’ho letta tutta ed ovviamente comprendo che sia impossibile riassumere un intero serial in pochi paragrafi.
    Essendo una fan del telefilm che è quasi cresciuta di pari passo con Rory mi lascia un pò con l’amaro in bocca il finale, come hai detto tu.
    Vorrei solo aggiungere un paio di cose:
    – la serie è diventata un prodotto di punta per la Wb e successivamente per la The Cw sopprattutto grazie al dipanarsi della storia in modo non del tutto usuale
    – è stata la prima serie tv appoggiata dal Family Friendly Programming Forum, associazione di inserzionisti che promuovono i valori della famiglia in tv.
    – Grazie a Gilmore Girls molti attori fino ad allora poco conosciuti hanno iniziato una carriera sfolgorante. Uno fra tutti Milo Ventimiglia che sta riscuotendo grande successo non solo sul piccolo schermo (in uscita nelle sale americane il film “Pathology”)
    – E’ nelle intenzioni di Amy Sherman Palladino fare un film che concluda la storia delle ragazze Gilmore, ma ad oggi non si sa se l’idea prenderà corpo.

    Ho aggiunto queste poche informazioni per completezza. Potrei parlare per ore delle Gilmore e non averne mai abbastanza analizzando ogni minimo aspetto, ma il bello delle serie tv è che ti lasciano qualcosa e lo scavare troppo nel dettaglio rovina la magia che li avvolge non trovi?

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  3. Concordo pienamente e ti ringrazio degli appunti.
    Ti invito a scriverci anche in futuro (se ami altre serie televisive).

    Grazie all’ottimo supporto che offrite voi dei forum a tutti gli appassionati!

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