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Calcio in tv: alla Rai diritti in chiaro, polemica su quelli internazionali

La Rai ha acquistato i diritti per trasmettere le partite in diretta radiofonica e gli highlights di serie A e serie B relativi ai campionati 2010-2011 e 2011-2012 versando 58,3 milioni di euro (28,3 il primo anno, 30 il secondo). La notizia è stata data ieri al termine dell’assemblea straordinaria di serie A dal presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta.

Mentre sono ancora da assegnare i diritti per la Coppa Italia, per la serie B via satellite e per quelli per la piattaforma di telefonia mobile e bisogna aspettare di capire come evolverà lo scontro in tribunale tra Sky e Conto Tv per i diritti di Serie A su Satellite, Maurizio Beretta commenta:

la Lega ha raccolto dalla vendita dei diritti 930 milioni di euro per il 2010-11 e 965 milioni di euro per la stagione successiva: non è la giornata per essere euforici, vista l’ordinanza che blocca la cessione dei diritti satellitari, ma siamo soddisfatti per il notevole incremento del valore commerciale, visto che quest’anno era di 820 milioni di euro.

Si dice soddisfatto anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Rocco Crimi:

Questa soluzione è certamente la migliore per gli sportivi italiani, che potranno continuare a seguire il calcio sulla televisione pubblica. Anche per questo motivo, apprezzo il grande sforzo sostenuto dall’azienda e dalla sua direzione generale in un settore vitale per la sopravvivenza del calcio italiano. Il servizio pubblico ha così dimostrato di saper essere protagonista di una rinnovata centralità.

L’unica nota polemica arriva Aurelio De Laurentiis a proposito della vendita dei diritti internazionali alla Media Partners & Silva, per 90,5 milioni di euro per il prossimo biennio. Il presidente del Napoli dice:

Oggi la Lega calcio ha svenduto a prezzo fisso i diritti per l’estero per i prossimi due anni e mezzo. E’ la metà di quanto si poteva e si doveva tentare di raccogliere. Poi non so se era possibile riuscirci ma il tentativo andava fatto. Comunque dal mio punto di vista, come esperto di diritti all’estero, non di calcio ma di altro genere e considerata la forza del campionato italiano, mi sembra un grande passo indietro.

Effettivamente 90 milioni confrontati ai 300 che hanno incassato quelli della Lega inglese sembrano briciole, ma Maurizio Beretta assicura di aver preso in considerazione l’offerta migliore, per non andare ad una trattativa privata.

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