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Bargain Hunt: caccia all’affare!


Partiamo dall’assunto che qualsiasi argomento, in apparenza noioso, se proposto in maniera simpatica e divertente, può divenire punto di forza per una trasmissione destinata al successo, pochi elementi semplici ed azzeccati, avvicinano il pubblico di neofiti e non, che da anni ormai in due milioni circa seguono ogni giorno Bargain Hunt (Caccia all’affare). Scordatevi le televendite italiane dedicate all’antiquariato, rivolte a chi di arte se ne intende o almeno prova a farne motivo di vanto, il programma della BBC One, propone un gioco dalle chiare matrici culturali tra i più amati dal telespettatori britannici.

Alla conduzione il comico David Dickinson poi sostituito dal taletuoso Tim Wonnacott, esperto d’arte che in ogni puntata attraversa in lungo e in largo la Gran Bretagna, tra fiere e mercatini d’antiquariato, spingendosi fin oltre manica in alcune occasioni, con l’intento di illustrare il patrimonio di oggettistica e memorabilia che contraddistingue questi luoghi. Tutto qua? Voi direte, no siamo solo all’inizio! Il bello deve ancora venire, dove per bello si intende le due squadre, la rossa e la blu, composte da una coppia di concorrenti ciascuna, le quali si sfidano nell’acquisto dell’oggetto di maggior valore.

Dal 13 marzo 2000, anno in cui il gioco è andato in onda per la prima volta prima in fascia diurna, poi dal 2002 al 2004 in prime time, per poi tornare alla collocazione originaria, le regole sono cambiate di poco. I concorrenti vengono dotati di un capitale di 300 sterline con cui nel giro di un’ora devono acquistare in un negozio d’antiquariato tre oggetti di una certa rilevanza.

Coadiuvati da un esperto per ciascuna squadra, in genere gli stessi proprietari del negozio, i protagonisti vengono adeguatamente informati delle caratteristiche degli oggetti che hanno di fronte, non mancano gli interventi dello stesso Wonnacott, nel tentativo anche lui di “cogliere l’affare”, si intavola così una divertente trattativa. Terminata la prima fase arriva la seconda altrettanto interessante.

Gli oggetti, prima esaminati da un esperto banditore, vengono messi all’asta, vince la squadra che incassa la maggiore somma di denaro ricavata dalla vendita delle tre antichità, che costituisce il premio finale quasi sempre devoluto in beneficenza. Di Bargain Hunt, sono state realizzate anche puntate natalizie con personaggi celebri seguite da oltre otto milioni di telespettatori.

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