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Sanremo 2010, Morgan: In un festival di regime non potevo esserci”

Morgan torna a parlare del Festival di Sanremo 2010: in un’intervista rilasciata a Il fatto del giorno, il cantante attacca la manifestazione definendola di bassa qualità (fonte Adnkronos):

Questo Sanremo è stato di qualità davvero bassa … vedendolo mi riaddormentavo, come si fa con un brutto film. La prima serata l’ho vista per pura informazione… In un festival di regime non potevo esserci, ero troppo pesante. Ci tenevo ad andare per la questione musicale.

Morgan degli artisti in gara salva solo Enrico Ruggeri, Irene Grandi, Malika Ayane e Marco Mengoni (“Perché il pezzo l’ho scritto io … potevano anche avvertirmi comunque”) e approva il comportamento polemico dell’orchestra l’ultima sera:

Non avrei fatto un atto violento, di sberleffo si. Gli orchestrali hanno fatto veramente bene. Questo è per me il dettaglio più importante. L’orchestra amava tantissimo la mia canzone, ad esempio, perché era stata scritta per un’idea sinfonica.

Parlando della sua situazione, il giudice di X Factor afferma di non pentirsi di nulla:

Rifarei tutto, forse meglio, sono un uomo libero, finché non mi mettono in galera.

Morgan spende alcune parole anche sull’Italia e sugli italiani:

L’Italia non è un Paese ipocrita, ma è un Paese che ha paura. Secondo me c’è una sacco di brava gente, di buon senso e di bella musica, cosa che a guardare un Sanremo verrebbe da dire che non esistono. Tutti contestano l’uso farmacologico, poi se gli frughiamo nelle tasche hanno il Tavor e sono pieni di vino. Mi fa veramente schifo una persona con l’alito che puzza di alcool.

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