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Che fine ha fatto Alessandro Greco?

Ci sono quesiti che tormentano le notti di noi tutti: Chi siamo? Dove andiamo? Cosa mangerò domani a colazione? Ma ci sono quesiti ben più importanti che albergano in ognuno di noi. Per dire, chi non si è mai chiesto che fine ha fatto Alessandro Greco? Io vivevo tranquillamente senza saperlo, ma il settimanale Chi è andato ad intervistarlo.

L’ultima volta è stato avvistato come concorrente della seconda edizione de La Talpa: nel reality di Italia Uno è stato spesso vittima dei sospetti del pubblico, che lo ha costretto a settimane di isolamento. In particolare, sono imperdibili i video che la Gialappa’s gli ha dedicato, sottolineando la sua scarsa attitudine per le prove fisiche. Da lì il nulla più assoluto, fatta eccezione per qualche sporadica ospitata in tv.

 

Intervistato da Chi, prova a spiegare: “Io sono destinato alla carriera televisiva! E sono sempre pronto. – racconta Alessandro – Il problema sta nella televisione – e parlo principalmente di quella pubblica, dove ho svolto la maggior parte della mia carriera – che dovrebbe prendere esempio dalla radio, che è l’unico settore della comunicazione rimasto abbastanza puro e meritocratico”. Infatti, attualmente Alessandro Greco lavora ogni giorno in radio (su RTL 102.5) ma non si lascia scappare l’occasione di lanciare qualche frecciatina al mondo della televisione, a suo dire poco meritocratico: “Raffaella Carrà e Sergio Japino portarono il format di Furore dalla Francia e stavano cercando un conduttore. Mi fu fatto il provino. Io, allora, avevo 25 anni, facevo piccole cose in Rai ed ero sconosciuto. Ma mi scelsero. Ecco che torna il criterio del merito: il provino, non la telefonata di convocazione”.

 

In effetti la carriera di Alessandro Greco è iniziata molto presto, a soli 25 anni, e all’epoca aveva riscosso un enorme successo. Oggi convive con Beatrice Bocci (anche lei concorrente della seconda edizione de La Talpa) e afferma di essere personalmente realizzato. Pensandoci bene, invece di sperimentare conduttori improvvisati come Fabio Troiano, la Rai non potrebbe puntare su qualcuno che ha già riscosso successo in passato?

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