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The Voice: un’analisi degli ascolti

Questa sera ci apprestiamo a vedere la prima puntata Live di The Voice of Italy. Vi abbiamo già anticipato come sarà il meccanismo della nuova fase, con il televoto, e vi abbiamo anticipato anche i nomi dei concorrenti in gara. Prima di avviarci verso la nuova fase, però, è interessante fare un’analisi degli ascolti che hanno caratterizzato il programma.

Fino ad oggi, bilancio decisamente positivo per le prime due fasi del programma in onda il giovedì, in prima serata, su Rai 2, condotto da Fabio Troiano, con i coach Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù.

Dopo le quattro puntate dedicate alle audizioni al buio (“Blind Audition”) – che rappresentano la caratteristica innovativa del format – e dopo le tre puntate dei duetti (“Battle”), il programma ha ottenuto finora una media del 13,58% di share e 3.444.193 di ascolto. Dati che sono ampiamente sopra la media di rete e che superano la stragrande maggioranza dei programmi di Rai 2 degli ultimi anni.

La puntata più seguita delle sette andate in onda è stata quella di giovedì 21 marzo (dedicata alle “audizioni al buio”) che ha registrato 3.851.838 spettatori  e il 15,58% di share.

Marche, Lombardia e Trentino Alto Adige sono le regioni in cui il talent show ha più seguito, con percentuali di share rispettivamente del 17,72%, 15,99% e 15,01%.

Relativamente alle fasce di età è da rilevare un maggiore interesse tra i telespettatori di 20-24 anni con il 17,31% di share. Per quelli di età compresa tra 35-44 anni lo share si attesta al 16,22% e per quelli tra 45-54 anni e pari al 15,86% .

 

C’è da dire, però, che il programma ha registrato anche un netto calo nelle ultime puntate. La sensazione è che il meccanismo delle audizioni al buio fosse davvero di forte impatto per il telespettatore, mentre invece con le Battaglie effettivamente si è un po’ perso qualcosa. Ci auguriamo che con la nuova fase Live, il programma possa accrescere notevolmente i propri ascolti. Il talento, almeno qui, non manca di certo.

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