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Ballando con le stelle: l’Italia torna a ballare con Milly Carlucci

Foto: AP/LaPresse

Nono appuntamento del 2011 con Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, oggi fa le proprie considerazioni sul ritorno di Ballando con le stelle.

Sarà che ultimamente mi volevo dare al ballo, tutti i programmi in cui vedo ballare qualcuno diventano i miei idoli adolescenziali. Le cose sono due: o sto diventando anziano prematuramente oppure nascondo una vena da ballerino mancato, anzi forse da artista danzatore incompreso. Rimango incantato dalle tecniche e dai movimenti utilizzati da professionisti del ballo in tv e sempre più spazio stanno riacquistando in televisione, il corpo di ballo si sta riappropriando della sua entità, com’era in Italia fino a qualche decennio fa.

C’è più importanza data alle nuove leve, almeno il ballo sembra non conoscere crisi, c’è un ricircolo di volti o quasi, ma soprattutto si nota bravura. Non so, può darsi veramente che sto iniziando una fase di delirio, ma a me piacerebbe imparare a ballare bene, a fluttuare come fanno i veri professionisti, forse dovrei iniziare a guardare più Amici il sabato pomeriggio, questo però mi risulta ancora troppo difficile, non riesco.

Un dato di fatto c’è, in qualsiasi trasmissione televisiva che si rispetti, qualcuno balla, c’è sempre il momento evasione con una ballerina o il balletto che funge da intermezzo musicale. Ogni programma è farcito di pane, ballo e marmellata, qualcuno più riuscito di altri, più scenografico, più estroso, ma alla base c’è sempre la voglia di stupire il pubblico casalingo facendo spettacolo. Domenica In e il ritorno di Lorella Cuccarini ne sono stati l’esempio lampante in questa ultima stagione televisiva. Non scandalizza poi tanto che Maria De Filippi, nostra Signora della tv, sia riuscita a riportare frammenti di balletto classico in prima serata su Canale 5, segno che la gente a casa guarda, oggi si può osservare anche la coda del Don Chisciotte sdraiati comodamente sul divano con un calzino si e l’altro no. Si sta trasformando questa tv e i più giovani, ora come non mai, sono attenti a tutto, grandi analisti e supervisori di ogni dettaglio che li circonda. Tutto balla, Belen Rodriguez a Sanremo, Flavio Insinna alla Corrida, Rita Dalla Chiesa a Forum, il “davanzale” di Antonella Clerici a La Prova del Cuoco, ma non ultimi il gruppo ben assortito di Ballando con le stelle 2011. Va bene lo ammetto, un po’ ci sono rimasto male, sarebbe piaciuto anche a me far parte delle stelline danzanti e non essere scartato, quanto meno per imparare il tango e la salsa, pigro come sono sarebbe stata una buona opportunità invece di approdare in qualche corso sperduto in città.

Ballando con le stelle è stato il programma più visto sabato sera, dopo tanto tempo Rai1 è tornata vincitrice del suo cavallo di battaglia settimanale, il sabato. Si spiega così il successo di una trasmissione fondata sulla voglia di far divertire, si spiega la professionalità di una conduttrice che coltiva i suoi concorrenti come se fossero le piantine più preziose dell’orto, si spiega il trionfo di una squadra di lavoro scelta per insegnare un mestiere complicato, divertente, ma faticoso, quello del ballerino. Ballando con le stelle ha vinto così su una Corrida agguerrita, due spettacoli divertenti, ma si sa, vedere ballare e mettere in difficoltà vip o simil tali che con il ballo hanno niente a che fare, tira come un piatto di patatine fumanti da Mc Donald’s. Più di tutti però vince Milly Carlucci, la sua classe, il suo modo per bene di rispettare il pubblico, la sua modestia e il suo entrare in punta di piedi ricorda il sapore della televisione di un tempo.

La professionalità si percepisce, il saper fare televisione con garbo e stile non si può improvvisare, come per la scuola del grande Corrado, tutto è scritto ed ogni evento avviene secondo un motivo, il saper delineare un programma dall’inizio alla fine è importante per la riuscita del prodotto finale. Quest’anno i concorrenti si sono fatti attendere, un cast vario che ha visto nella prima puntata la dipartita del povero Alessandro Di Pietro, neanche Pinocchio sottoforma di ciocco di legno poteva risultare più legnoso del padrone di Occhio alla Spesa. Tutto fa spettacolo e quindi ben vengano anche i modelli impalati e i calciatori ingessati nella festa danzante organizzata da Milly, in fondo è proprio questo il bello di Ballando con le stelle, sapersi mettere in gioco riuscendo ad entrare nelle grazie del temutissimo Guillermo Mariotto!

Il titolo di una trasmissione condotta da Fiorello qualche anno fa si presentava come “Volevo fare il ballerino”, forse è proprio vero, per essere un artista completo, per far uscire il vero talento che c’è all’interno di ognuno di noi serve muoversi e saper ballare, riuscire a tirare fuori la grinta. Magari essere ballerini è proprio la componente necessaria per tutti, non solo per chi avesse scelto di fare televisione nella vita. Ma ora, voltiamo pagina, qui è già tempo di Oscar

Cresci con Riccardo continua …

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