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Guerrieri, seconda puntata: la storia del rapper Amir

Vi avevamo già parlato di Guerrieri – Storie di chi non si arrendela nuova trasmissione di La 7 che intende raccontare storie quotidiane. Nella seconda puntata – che andrà in onda questa sera venerdì 29 novembre alle 22:40, Saturnino andrà a Roma per incontrare il rapper Amir Issaa, nato a Roma da madre italiana e padre egiziano.

La sua sembra una vita normale fino a quando il padre inizia ad avere problemi con la giustizia e la famiglia è costretta a trasferirsi in una modesta casa del quartiere di Torpignattara. La madre di Amir, rimasta sola, cerca di far vivere ai propri figli una vita normale, ma i continui arresti del padre e le frequenti perquisizioni delle forze dell’ordine sconvolgono la loro quotidianità. Amir è costretto anche ad affrontare i pregiudizi legati alle origini del padre: la madre per proteggerlo gli cambierà il nome in Massimo, in modo che risulti più accettabile agli occhi dei suoi compagni di scuola. Nonostante sia un adolescente “a rischio”, le premure materne e l’amore per la musica gli eviteranno di percorrere cattive strade.

 

Inizia sin da adolescente a scrivere canzoni rap in cui racconta dei traumi subiti in famiglia e a scuola. L’hip hop, dapprima valvola di sfogo e poi vera e propria passione, diventerà nel tempo il “mestiere” di Amir. Nei suoi testi continua a raccontare le sue vicissitudini, lanciando anche messaggi di speranza a coloro che hanno avuto storie complicate come la sua. Oggi Amir ha una propria etichetta discografica e partecipa a tante iniziative per la difesa dei diritti delle cosiddette seconde generazioni. Ha costituito l’associazione Questa è Roma e ha partecipato alla realizzazione del primo cd della Piccola Orchestra di Torpignattara, composta da adolescenti nati in Italia da genitori immigrati.

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