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Sul Doppiaggio – 9 – Nuove società e la nascita della TV

La politica di Augusto Incrocci si può riassumere in tre punti: il lavoro deve essere equamente distribuito per garantire ad ognuno il minimo necessario per condurre una vita dignitosa; deve avere un atteggiamento di apertura verso le legittime aspirazione dei doppiatori ad associare in modo stabile e duraturo la propria voce ad un divo; deve cercare di rendere più facile il passaggio ad una categoria superiore e permettere di entrare nell’olimpo dei direttori tenendo presente anche l’anzianità maturata oltre alle attitudini e le capacità personali.

La sua politica porta malcontento fra tutti i doppiatori: quelli famosi non vogliono lasciare il posto agli altri nel doppiare i divi di Hollywood e quelli meno famosi in questo modo non riescno a salire di categoria; gli anziani si vedono incalzare dai giovani, senza però riuscire ad accedere alla categoria e senza quindi riuscire a diventare direttori di doppiaggio, categoria quasi di casta.

Nel 1952 i doppiatori paventano le dimissioni in blocco per mandare un segnale forte a Giannuzzi, presidente ODI, e ai direttori di doppiaggio, i quali da diverso tempo non rispettano neppure le regole stabilite da loro stessi utilizzando ad esempio attori non soci.


Nel 1952 i dissidenti, fra cui Aldo Silvani, Gaetano Verna, Valentino Bruchi, Mario Pisu, Olinto Cristina, Adolfo Geri e Mario Ferrari fondano la ARS.

La CDC lo stesso giorno invia agli stabilimenti di doppiaggio della capitale una dura comunicazione con la quale si invita a non far incontrare i doppiatori delle cooperative con quelli della società appena formata i cui membri vorrebbero a detta loro distruggere la CDC. Da lì a poco inizia il “balletto del doppiaggio”, vale a dire il continuo spostarsi dei doppiatori da una società all’altra. Un altro evento sta per cambiare la storia del doppiaggio: la nascita della televisione.

Nel 1953 nasce un’altra società di doppiaggio, la CID che raccoglie soci fra le altre tre società. Nel 1954 la ARS e la CID si fondono per evitare inconvenienti di una reciproca e dannosa concorrenza. La nuova società, la ARS-CID stabilisce 4 categorie di attori-doppiatori e che i film italiani doppiati siano pagati il 50% in più di quelli stranieri. La CDC, la ODI e la ARS-CID continuano a scambiarsi i doppiatori e risulta evidente la lenta trasformazione delle società di doppiaggio in veri e propri “vasi comunicanti”.

Il 3 gennaio 1954 nasce la televisione in Italia. I produttori cinematografici, che capiscono subito le potenzialità della televisione pensano di correre ai ripari per far continuare al pubblico la frequentazione delle sale, cercando di rinnovarsi con storie più giovani e creando uno star system. La maggior parte di questi divi però è bella e aitante, ma poco capace a recitare.

Gli anni cinquanta sono anche gli anni dei divi della musica, come Claudio Villa e Nilla Pizzi, cantanti bravi, ma non bravi attori. Devono essere doppiati.

Continua…

Jack Valenti (Presidente MPAA)

Volete esportare i vostri film in America? Doppiateli!

Nella foto: Claudio Capone (www.antoniogenna.net)

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