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Recensione: 3ciento – Chi l’ha duro…la vince

3ciento – Chi l’ha duro…la vince (titolo orrendo che non centra assolutamente nulla con il film, ma che serve ad attirare pubblico in sala) è la parodia del film cult 300, quello che narra la storia dello scontro tra 300 spartani, guidati da Leonida e l’intero esercito persiano di Serse, nella mitica battaglia delle Termopili.
Meet the spartans (il titolo orginale), che segue passo passo la trama di 300, segue la regola di Calvino tutto fa zuppa, ovvero mette insieme, in poco più di un ora, parodie di film misti a prese in giro ai danni di personaggi del mondo dello spettacolo e di trasmissioni televisive, cercando in questo modo di suscitare facili risate, che scemano con il proseguo del film.
Si parte a razzo: il racconto dell’infanzia di Leonida (Sean Maguire) si mescola con le apparizioni di un piccolo Shrek e uno scontro all’ultimo sangue con Happy Feet. Come inizio non è male: il ritorno di Leonida a Sparta coincide con la dimostrazione della scarsa mascolinità degli spartani, descritti come femminucce che si slinguazzano tra di loro e che alle proprie donne danno il cinque. A supporto dell’idea omosessuale degli spartani arriva il classico I will survive, ballato dai soldati, che si tengono la mano, andando in guerra.


L’esercito però è composto solo da 13 soldati e non da 300 e le battaglie non si combattono con le armi, ma a suon di balli (simili agli scontri tra crew di Step Up), sfide di sfottò, smutandate e videogames (GTA).
A questo punto finiscono le note liete e iniziano le mille tristi gag che compongono il film: a parte la regina Margo (Carmen Electra), un po’ troppo facilotta e al compagno di Borat, Serse (Ken Davitian), si susseguono Paris Hilton, Britney Spears, James Bond, I Transformers, Ugly Betty, American Idol, la versione cattiva di Spiderman, Rocky, Lindsey Lohan, Ghost Rider e la versione americana di Affari Tuoi (Deal or not Deal).
Cosa c’è che non va? Jason Friedberg e Aaron Seltzer non portano nulla di nuovo e confezionano un film con trovate vecchie, spesso di bassa lega (rutti, scoregge, pus e vomito), sfilacciato e non molto dissacrante dell’originale (a parte mostrare come si moltiplicano una decina di soldati per farli diventare un esercito di un milione, attraverso il blue screan o sottolineando che i muscoli statuari degli spartani sono disegnati).
La pellicola, che segue Hot Movie ed Epic Movie, non ha la stessa verve dei più blasonati Scarie Movie e questo perché non c’è la minima ricerca di sviluppare in maniera migliore la sceneggiatura e nemmeno l’impegno nel creare dialoghi divertenti (la maggior parte della comicità viene per ciò che si vede, non per ciò che si sente). Il risultato è un film già visto e rivisto, che in certi punti procura fastidio e schifo (quando a Paris Hilton viene bucata la gobba piena di Pus) e poche risate.
Concludendo: se siete interessati a guardare un film senza senso, elemosinando risate, 3ciento è quello giusto per voi. Se invece 3ciento vi sembrava un titolo curioso, a cui avete dato credito e affidato la vostra speranza di divertimento, lasciate perdere.

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