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Le ragioni del successo infinito per Ritorno al Futuro registrato ancora oggi

Il 3 luglio 1985, il cinema ha dato i natali ad un film che ha segnato un’intera epoca e stiamo parlando di Ritorno al Futuro, diretto da Robert Zemeckis e prodotto da Steven Spielberg. La pellicola non si è limitata a ridefinire la fantascienza mainstream, ma è diventata un’icona grazie a una sceneggiatura impeccabile, battute ormai scolpite nella memoria collettiva (“Grande Giove!”), un cast perfetto, una colonna sonora indimenticabile e una regia capace di bilanciare sapientemente fantascienza, commedia, avventura e film per famiglie.

Ritorno al Futuro

Cosa determina il successo infinito per Ritorno al Futuro

Ritorno al Futuro è un vero e proprio “contenitore universale”, che usa il viaggio nel tempo come un potente strumento narrativo per connettere epoche e generazioni diverse. L’idea nacque da Bob Gale che, ispirato dall’annuario scolastico del padre, immaginò l’incontro con i propri genitori alla stessa età. Insieme a Zemeckis, i due “Bob” svilupparono la trama, ma la sceneggiatura fu inizialmente rifiutata circa quaranta volte, anche dalla Disney che la ritenne “eccessivamente audace”.

Nonostante i timori che i film sui viaggi nel tempo fossero destinati al fallimento, il genere era in piena espansione negli anni ’80 con titoli come Terminator. Ritorno al Futuro si distinse non solo come un film sui viaggi nel tempo, ma come un “viaggio nel tempo del cinema stesso”.

Solo grazie all’intervento di Spielberg, la Universal Pictures accettò finalmente di produrlo. Il film segue le avventure di Marty McFly (Michael J. Fox), un liceale che, a bordo di una DeLorean trasformata in macchina del tempo dal suo amico scienziato Doc (Christopher Lloyd), si ritrova accidentalmente nel 1955. Intrappolato nel passato, Marty deve assicurarsi che i suoi genitori si incontrino e si innamorino per non compromettere la propria esistenza, il tutto con l’aiuto del giovane Doc.

Al momento della sua uscita, Ritorno al Futuro si affermò come il blockbuster dell’anno, superando pellicole di grande successo e incassando oltre 389 milioni di dollari a livello globale. Zemeckis lo descrisse come “una commedia d’avventura di fantascienza con viaggi nel tempo e una storia d’amore”, catturando perfettamente la sua essenza. Il successo del film è attribuibile alla sua capacità di mescolare effetti speciali innovativi (come la leggendaria DeLorean), comicità irresistibile e musiche accattivanti.

La colonna sonora di Alan Silvestri, con brani iconici come “The Power of Love” degli Huey Lewis and the News, ha contribuito a creare un’atmosfera epica e nostalgica, in particolare per gli anni ’50. In una scena memorabile, Marty suona “Johnny B. Goode” anticipando il rock’n’roll e ironizzando sul fatto che “ancora non siete pronti per questa musica… ma ai vostri figli piacerà!”. Ritorno al Futuro ha ridefinito il cinema di genere, dimostrando che la fantascienza può essere accessibile ed emozionante, offrendo una visione rassicurante e idealizzata del passato.

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