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Il traditore, un film di Bellocchio da vedere almeno una volta

È passato proprio ieri in televisione Il Traditore, ovvero la nuova pellicola che è stata realizzata da parte di Marco Bellocchio in cui il protagonista è Pierfrancesco Favino, che interpreta il personaggio Tommaso Buscetta. Questa pellicola era tra le candidate italiane per l’Oscar 2020 come miglior film straniero, ma non ha avuto il successo che si meritava probabilmente.

Il Traditore, un 2019 di successo e apprezzamenti

Trasmesso su Sky Cinema Uno, in tanti si sono potuti godere il nuovo capolavoro di Marco Bellocchio. Una grandissima interpretazione all’interno del film di Pierfrancesco Favino, che ha imparato alla perfezione ogni gesto, movimento e sguardo per interpretare Tommaso Buscetta. Per chi non lo conoscesse, si tratta di uno dei più celebri pentiti legati all’ambiente mafioso. È diventato collaboratore di giustizia di uno dei più importanti e bravi giudici che la Repubblica italiana abbia mai avuto, ovvero Giovanni Falcone e veniva chiamato “Il boss dei due mondi”.

Buscetta ha preso la decisione di allontanarsi dalla mafia per un motivo molto semplice, ovvero l’onore. Infatti, era stato lui ad essere tradito dalla stessa organizzazione mafiosa e ha voluto rifarsi con gli interessi, diventando collaboratore di giustizia. All’interno della pellicola troviamo anche un super Luigi Lo Cascio e un’ottima Maria Fernanda Candido.

Questo film è stato in grado di portare a casa la bellezza di due Globi d’Oro 2019, ma anche Sette Nastri d’Argento e il Premio Flaiano. Durante l’edizione 2019 del Festival di Cannes è riuscito a strappare oltre dieci minuti di applausi a tutti i presenti. Purtroppo, però, non ha fatto l’ultimo step entrando nella shortlist dei film candidati all’Oscar 2020 come miglior film straniero.

Bellocchio ha parlato a lungo durante un’intervista delle ricerche preparatorie che hanno caratterizzato questo film. Ebbene, a quanto è stato riferito, pare che il personaggio principale non voglia essere assolutamente considerato un eroe, quanto piuttosto un uomo che ha avuto coraggio. Ed è proprio quest’ultima qualità a meritare il rispetto. Non è un caso, però, che Buscetta sia stato definito un traditore conservatore, dal momento che rischia la vita, ma non ha alcuna intenzione di perire senza una ragione, difendendo a spada tratta non solo la sua famiglia, ma pure il suo passato da mafioso.

Dal film emerge in modo netto e lampante anche l’immagine che ha caratterizzato Buscetta fino ad ora, ovvero quegli occhiali scuri che ne hanno accompagnato ogni deposizione in aula di tribunale. Era un uomo molto ignorante che, però, non provava alcun tipo di vergogna a definirsi tale. Si tratta di un uomo tutto sommato normale, in grado di impressionare altre persone grazie a personalità e carisma, qualità che certo non gli facevano difetto.

Pierfrancesco Favino è stato bravissimo a studiarsi a lungo anche tutte le interviste che sono state rilasciate da questo famoso pentito.

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