Day Break : l’eccezione che conferma la regola

Vi ricordate quando, in diversi post precedenti, non mi spiegavo come mai le reti italiane comprassero serie televisive di scarso successo dagli americani. Ebbene non ho ancora trovato una risposta, ma l’eccezione che conferma la regola (se ha avuto scarso successo negli Stati Uniti non merita di essere visto) si!

L’eccezione è una miniserie televisiva di 13 puntate, prodotta dalla ABC per occupare lo spazio lasciato dalla pausa invernale di Lost, chiusa per un vistoso calo d’ascolti, che è arrivata da pochi giorni in Italia su Steel, uno dei nuovi canali del digitale terrestre. Il suo nome: Day Break.

Day Break narra la storia del Detective Brett Hopper, ingiustamente incriminato per un omicidio mai commesso (sarà vero?), ricercato dalla polizia e da una gruppo di persone ancora ignote conniventi delle forze dell’ordine.

Recorder – 2 – A-Team

Oggi la rubrica Recorder si occupa di una serie televisiva cult: prodotta dalla Universal Tv dal 1983 al 1987, per un totale di 98 episodi, creata da Frank Lupo e Stephen J. Cannell, signore e signori gli A-Team.

La storia è presto detta: un commando di soldati americani in Vietnam, condannato ingiustamente per un crimine militare mai commesso, evade e torna negli Stati Uniti. Questa squadra soprannominata dai giornalisti A-Team, risolve di puntata in puntata, con l’ingegno e la forza, i problemi delle persone che l’assoldano.

Gli A-Team, però, non sono dei mercenari, ma dei professionisti e possono scegliere di accettare il caso, spesso commissionato da gente semplice e in difficoltà oppure di rifiutarlo se questo si dimostra essere ingiusto o non consono alla loro etica. Contemporaneamente devono scappare dall’esercito americano capitanati, di volta in volta, dal colonnello Decker, il colonnello Linch e il Generale Fulbright.

Dexter – Il serial killer buono

Si è da poco conclusa in Italia la prima serie di Dexter l’appassionante storia, un po’ Dr Jekill e Mr Hyde, di Dexter Morgan di giorno perito ematologo della polizia di Miami, di notte serial killer di altri assassini seriali.

Tratto dal romanzo di Jeff Lindsay Darkly Dreaming Dexter, la serie è andata in onda prima in America via cavo sulla rete Showtime (anche se adesso passerà all’ammiraglia Cbs), poi in Italia su FoxCrime. Mentre aspettiamo che venga trasmessa anche in chiaro riassumiamo la storia.

La prima stagione di Dexter narra in 12 episodi, di 50 minuti l’uno, l’indagine che la polizia di Miami, tra i quali l’ematologo Dexter Morgan (l’attore nominato per i Golden Globe Michael C.Hall), gli investigatori Debra Morgan (sua sorella adottiva interpretata da Jennifer Carpenter) e Angel Batista (David Zayas), il tenente Maria LaGuerta (Lauren Vélez) e il sergente Doakes (Erik King), esegue sul serial killer del camion frigo.

Sleeper Cell

Los Angeles: un gruppo di giovani e meno giovani islamici decide di sacrificarsi per la causa, facendo strage di civili infedeli e non (un rischio da correre per la causa, no?).

Sarebbe troppo riduttivo raccontarvi di Sleeper Cell in questo modo, in quanto la qui presente serie Tv, appena conclusasi sulla rete satellitare AXN, non racconta la classica storia del tremendo pericolo dell’uomo nero, bensì del pericolo dell’uomo nero che tanto nero non è. Intendiamoci, i cattivi sono sempre gli estremisti mussulmani, ma la loro fisionomia non è esattamente quella che ci aspetteremmo, niente barboni e vestiti di arabico ricordo, ma giovani occidentali convertiti alla fede del profeta, guidati ottimamente dalla perfida e geniale mente di Faris Al-Farik (Oded Fehr), l’unico mediorientale D.O.C.. A rompere le uova del paniere il classico infiltrato dell’FBI, che poi tanto classico non è neanche lui, Darwin Al-Sayeed (Michael Ealy): niente pallottole facili o superpoteri, ma tanto acume e intelligenza per il protagonista buono della serie, che, infiltratosi nella cellula dormiente, cerca, da buon islamico, di mandare a monte ogni progetto del cattivo islamico, mantenendo una faccia di bronzo quasi da Oscar per non farsi scoprire dal boss e i suoi 3 compagni, lo slavo Llija Korjenic (Henri Lubatti), il francese Christian Aumont (Alex Nesic) e l’ex soldato americano Tommy Allen Emerson (Blake Shields).