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Tabloid, un altro esempio di infotainment che sa poco di novità

Il binomio informazione-spettacolo o cronaca-gossip, decisamente di moda in trasmissioni come Pomeriggio Cinque o La vita in diretta, nei quali si trasmigra facilmente dal più spietato e aberrante caso di cronaca al più spicciolo e puerile episodio di gossip, ha trovato asilo in una trasmissione nuova che definire tale, però, è alquanto audace: Tabloid.

Tabloid non è da definire un nuovo Lucignolo: lo stile e il ritmo, particolarmente “giovane”, adatto alla seconda rete Mediaset, della popolare trasmissione è lontano anni luce (se vengono esclusi le “tette e culi” che abbondano man mano si va avanti con l’orario), ma il linguaggio adottato dalla nuova trasmissione di Videonews, francamente, non presenta nulla di inedito.

Già dalla sigla, lo spettatore capisce quale sarà la natura della trasmissione: i volti di George Clooney ed Elisabetta Canalis mescolati a quelli di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, al ritmo di The time dei Black Eyed Peas. Esattamente come avviene nei rodatissimi pomeriggi di Barbara d’Urso: l’efferato omicidio e il bisticcio semi-organizzato di qualche gieffino morto di fama, sapientemente separati da un breve stacco pubblicitario.

La spettacolarizzazione della cronaca, tristemente, non è più una novita: il timbro di voce impostato ai limiti della soap-opera di Monica Coggi (o Monichina, se vi chiamate Barbara D’Urso) dà un’aria quasi romanzesca delle vicende da incubo trattate all’inizio (l’omicidio dei fratelli Pallumieri, il ritorno in libertà di Omar Favaro…) e trasmette la sensazione di alimentare, forse anche inconsciamente (?), quell’attenzione morbosa, già così presente e attiva nel pubblico. Il fastidio, però, dinanzi a tali forme di linguaggio televisivo, resta tale.

Dopo essersi bruciati (o tolti di mezzo) i casi di attualità più stretta (ai quali, è giusto ricordare, non viene aggiunto nulla di nuovo), Monica Gasperini annuncia al pubblico, il successivo argomento:

Dopo la pubblicità, parleremo di George Clooney ed Elisabetta Canalis…

Un copione già scritto, che le rubriche presenti all’interno della trasmissione, non scalfiscono nemmeno un po’.

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