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Striscia la notizia, Antonio Ricci: “Per l’anno prossimo, grandi novità sui conduttori”

Antonio Ricci, creatore di Striscia la notizia, tg satirico di Canale 5 giunto al 25esimo anno, ha rilasciato una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, parlando ovviamente del suo programma di maggior successo ma anche dei cambiamenti della società e della politica che inevitabilmente hanno influito sui contenuti di Striscia.

Queste sono le sue dichiarazioni a riguardo:

Uno degli aspetti più evidenti è la nostra rubrica I nuovi mostri: prima era popolata di gente del GF o del gossip. Oggi è occupata dai battibecchi furibondi dei nuovi caratteristi, cioè i politici. Puoi chiamarli anche macchiette: i politici hanno capito che pagava di più, a livello personale, diventare caratteristi. Così Porta a porta è diventato una specie di GF: nessuno crede che Giovanardi sia così fesso come appare in tv, lui sa invece quello che paga in tv. E appena parla, salta su la sua antagonista, Paola Concia, anche lei caratterista.

Questa, invece, è la reazione del pubblico davanti a tutto ciò, secondo Antonio Ricci:

Il pubblico è lo stesso, ma è più maturo, sa distinguere e si gode le macchiette. Un po’ come quando per strada vedi degli ubriachi litigare: li guardi, magari ti diverti, ma sai esattamente cosa stai vedendo.

Parlando dei conduttori di Striscia la notizia, Ricci annuncia novità ma non anticipa nulla:

In passato abbiamo fatto esperimenti e oggi posso dire che per qualsiasi evenienza abbiamo una panchina lunga, di gente pronta a subentrare. C’è il falso mito che condurre Striscia non è facile e gente abituata agli stress da diretta sente la responsabilità. Faletti, per esempio, fu colpito da un ascesso psicosomatico alla sua prima puntata. Comunque per l’anno prossimo ci saranno grandi novità sui conduttori.

Antonio Ricci spiega, dal suo punto di vista, perché Striscia è vista come la trasmissione che risolve i problemi:

A volte basta la parola Striscia: le vittime dicono che hanno parlato con noi e vedono risolvere il loro problema. E magari non ci hanno nemmeno scritto.

Photo Credits | Getty Images

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