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Lucignolo, intervista a Paolo Sorrentino

Lucignolo 2.0 sulle tracce di Paolo Sorrentino, il regista napoletano reduce dalla vittoria agli Oscar 2014 con il film La grande bellezza, molto criticato in Italia ma evidentemente apprezzato negli Stati Uniti.

Al Palazzo dell’Esposizione di Roma, dove l’inviato di Lucignolo 2.0 lo ha incontrato, Paolo Sorrentino non ha mostrato grande loquacità, dicendo di non voler parlare con nessuno del suo film. Scocciato e restìo alle telecamere, il regista de La grande bellezza ha risposto a pezzi e a bocconi alle domande che gli sono state poste. Si sente all’altezza di essere stato nominato cittadino onorario di Roma?

Il rapporto con Roma era già buono prima, adesso si è rinforzato. Se mi sento all’altezza? No, ma già l’ho detto prima, occorre non essere troppo noiosi

Prossimi progetti?

Non puoi chiedermeli, cioè puoi anche chiedermeli ma io non ti rispondo. Dove tengo la statuetta che ho vinto? A casa di tua sorella. E adesso basta con le domande, ciao

Insomma Paolo Sorrentino dimostra di non apprezzare troppo l’attenzione mediatica che lo ha colpito da quando ha vinto l’Oscar. A volte la troppa popolarità dà un po’ alla testa?

 

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