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Film sul Papa, tre alternative valide da gustarsi oggi

Prima guida relativa ai film sul Papa. La morte di Papa Francesco ha catalizzato l’attenzione del mondo intero, visto ciò che ha rappresentato in questi anni il suo pontificato. Nonostante i vari secoli, la figura del Papa rimane centrale nella vita non solo religiosa di tutti noi, diventato sempre più centrale anche nel quadro geopolitico del Pianeta.

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Può essere, a tal proposito, interessante assistere anche a come il cinema abbia saputo avvicinarsi a questa figura enigmatica e potente, spaziando tra rappresentazioni realistiche e interpretazioni più allegoriche. Questa capacità del grande schermo di declinare il papato in molteplici sfaccettature è di per sé un elemento di grande interesse, poiché permette al pubblico di confrontarsi con le dinamiche del potere, della fede e dell’umanità che si intrecciano attorno alla figura del Santo Padre.

A questo punto analizziamo alcune pellicole più o meno conosciute del panorama cinematografico che si sono focalizzate proprio sulla figura del Pontefice. Un film di rilievo è sicuramente “I Due Papi” di Fernando Meirelles del 2019, un’opera che si distingue per la sua delicatezza e intelligenza nel raccontare un momento cruciale e inedito nella storia recente della Chiesa: il passaggio di consegne tra Benedetto XVI e Francesco.

Il film non si limita a narrare un evento storico, ma penetra nell’intimità di due uomini profondamente diversi, nelle loro concezioni del mondo e della fede. Le magistrali interpretazioni di Jonathan Pryce e Anthony Hopkins rendono palpabile la tensione e, al contempo, la progressiva comprensione reciproca tra questi due leader spirituali.

Rivedere oggi la figura di Papa Francesco tratteggiata in questo film, con la sua umanità e la sua spinta al cambiamento, acquista una risonanza ancora maggiore, quasi un presagio della sua capacità di lasciare un segno indelebile.

Di diverso genere è invece il film “Il tormento e l’estasi” di Carol Reed del 1965. Questo kolossal storico si immerge nel Rinascimento per esplorare il turbolento eppure fecondo rapporto tra Michelangelo Buonarroti e Papa Giulio II durante la creazione di uno dei più grandi capolavori dell’umanità, la Cappella Sistina. Il film, attraverso le intense interpretazioni di Charlton Heston e Rex Harrison, dipinge un affresco vivido di un’epoca e di un dialogo serrato tra un artista tormentato e un pontefice guerriero e decisionista. Questa pellicola affronta temi universali come il rapporto tra arte e potere, tra fede e dubbio, e la complessa dinamica tra un creatore e il suo committente.

Non si può poi non menzionare “Habemus Papam” di Nanni Moretti del 2011, un film che adotta un registro stilistico unico, oscillando tra il dramma interiore e la commedia grottesca. La trama, incentrata sul panico di un cardinale appena eletto Papa e sulla conseguente chiamata di uno psicanalista, offre una riflessione acuta e originale sul peso della responsabilità, sulla natura della vocazione e sulla solitudine che può derivare dal potere. Ogni opera offre una prospettiva unica, contribuendo a rendere la figura del Pontefice più vicina e comprensibile al pubblico, stimolando riflessioni profonde sulla fede, sul potere e sulla condizione umana.

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