Intervenendo all’Alfonso Signorini Show su Radio Monte Carlo, il direttore del Tg5 Clemente Mimun ha commentato il sorpasso (in termine d’ascolti) del suo telegiornale rispetto al concorrente Minzolini del Tg1:
Non mi interessa esultare, mi interessa fare un buon prodotto. Nonostante la moltiplicazione dei canali mantenere una quota di mercato alta è importante e dietro a ogni sorpasso c’è una ragione. In più, avendo diretto il Tg1 per quattro anni e mezzo, so cosa vuol dire essere soggetti a una caccia all’uomo, soprattutto quando l’uomo sei tu. Verso ad Augusto Minzolini ho solo parole di solidarietà ed amicizia, perché da quando è arrivato, non essendo un uomo di sinistra, hanno deciso di rompergli le palle e questo è capitato anche a me. Sono convinto che siamo molto più bravi rispetto al Tg1, io ho molta più esperienza rispetto a Minzolini nella direzione di un telegiornale, ma questo conta poco. Quello che non va bene, è essere sottoposti, quotidianamente, ad accuse e per questo ripeto, verso Augusto ho sincera amicizia e affetto e del “sorpassino”, non mi importa nulla. Mi interessa che il Tg sia abbondantemente e possibilmente, sopra al 20% di share e che sia apprezzato e seguito.
Mimum spende parole di stima per i colleghi che hanno intrapreso la nuova avventura di Tgcom24:
Lo vedo pieno del dna del Tg5 perché c’è la Spiezie, Benedetta Corbi, Fabrizio Summonte e Luca Rigoni. E’ una cosa importante perché Mediaset, in un momento di crisi che attanaglia tutti i settori, invece di chiudersi in se stessa e di mettersi in guardia, si allarga ad una esperienza nuova e important. Mediaset non sta a guardare la crisi preoccupata, quindi chapeau a chi ha deciso di farlo, da Mauro Crippa a Mario Giordano che è a capo della “baracca”.
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