Home » Canone Rai, si paga anche da morti

Canone Rai, si paga anche da morti

Anche i morti devono pagare il canone Rai. E nel caso in cui il defunto non lo desideri, deve mandare una raccomandata. Prima che possiate dubitare della mia salute mentale, vi dico subito che si tratta di una storia vera accaduta in provincia di Vercelli.L’anziana madre di un vercellese è deceduta lo scorso 17 febbraio, quando aveva già saldato il rinnovo per il 2012. Trascurando il fatto che “il pagamento effettuato dal titolare di un abbonamento, deceduto successivamente, non dà diritto a un rimborso da parte degli eredi, perchè è espressione della volontà dell’utente“, come scrivono dall’Agenzia delle Entrate, l’iter per arrivare alla disdetta definitiva si è rivelato tragicomico.

Il figlio della signora, già a fine 2012 aveva avvisato la Rai: Mia madre è mancata e la casa in affitto, dove c’era un apparecchio televisivo, è stata lasciata al proprietario il 28 febbraio 2012. Pertanto l’abbonamento è decaduto in tale data”.

In seguito, il 14 gennaio 2013 è giunta l’email dell’Agenzia delle Entrate di Torino: “Le comunichiamo che per la disdetta è necessario inviare una raccomandata firmata dal titolare dell’abbonamento”.

Il figlio non ha potuto credere ai suoi occhi, alla lettura di quello scritto strampalato. Successivamente, il signore si è rivolto all’ufficio provinciale dell’erario, ma lo sportello di Vercelli è risultato non più abilitato a simili operazioni.

Il finale? Il vercellese lo scorso weekend ha inviato una raccomandata a Torino per rammentare che la madre è morta, che non può naturalmente firmare la disdetta, oltre ad affermare che il canone Rai del 2013 non sarà pagato. Speriamo possa bastare.

1 commento su “Canone Rai, si paga anche da morti”

  1. L’Agenzia delle Entrate spera in un’invasione di Zombie… e a guardare gli spettatori dei programmi del sabato e domenica pomeriggio direi che ha buone possibilità di riscossione.

    Rispondi

Lascia un commento