Giorgio Mastrota da tempo ha abbandonato la conduzione per darsi alle televendite su Mediaset ma non che le cose gli vadano malissimo: l’ex di Natalia Estrada guadagnerebbe circa 850mila euro all’anno, non male per uno che fa un lavoro non troppo stressante.
Televendite
Tornano i falsi quiz televisivi, com’è possibile?
A pochi mesi di distanza, ci tocca tornare a denunciare l’endemico fenomeno delle televendite truccate da quiz televisivi, a riprova che esiste un evidente “buco” a livello legislativo che permette, viste le esigue sanzioni, a coloro che portano avanti queste vere e proprie truffe di continuare ad agire indisturbati nei confronti del pubblico più indifeso, tra cui anziani e persone sole.
La tecnica è sempre la medesima, i telespettatori vengono chiamati, rispettando un tempo massimo che guarda caso slitta sempre, ad indovinare gli interpreti di canzoni famosissime il cui titolo viene riportato in bell’evidenza, attirati da un premio di 5000 euro e oltre (si arriva anche a 10.000 euro). I numeri da comporre sono con prefisso 899 e 894 a pagamento. In genere il costo di ogni chiamata dovrebbe essere (il dubbio c’è) di un euro. Viene difficile credere che tutti i concorrenti attratti da un premio così succulento non siano in grado di azzeccare subito la risposta corretta, ma è quello che accade in questi sedicenti quiz, facendo balenare il dubbio sull’autenticità del pubblico chiamante.
In alto sullo schermo scorrono le scritte quasi indecifrabili che rivelano la reale natura del programma: una normalissima televendita di loghi e suonerie, mentre in basso a caratteri minuscoli viene riportata la dicitura “Televendita” che spesso nelle trasmissioni notturne viene omessa. Ovvio che coloro che architettano una siffatto raggiro, ben consci di quello che stanno facendo, cercano di cautelarsi dalle inevitabili sanzioni che prima o poi arriveranno sulle loro teste e di quelle delle emittenti, alcune delle quali a valenza nazionale (Canale Italia), che si prestano a mettere in onda certe ignominie. Ci si chiede come sia possibile che queste tv, alcune anche di un certo spessore, decidano di avallare, dequalificando tra l’altro il proprio ruolo, il “lavoro” di aziende senza scrupoli, ma che probabilmente pagano bene gli spazi pubblicitari a loro affidati.
Falsi quiz televisivi, ci risiamo!
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, parliamo delle televendite di loghi e suonerie travestite da quiz a premi, che compaiono regolarmente sui palinsesti di alcune televisioni nazionali, in particolare Canale Italia e Europa 7 a cui vanno ad aggiungersi innumerevoli realtà locali. L’ultimo della serie si chiama Quiz Mania (già Quizionario) in onda tre volte al giorno in diretta, dove un’affascinante conduttrice di nome Francesca, invita a comporre la parola più lunga con una serie di lettere che appaiono in sovrimpressione, il vincitore, ammesso che ce ne sia uno, si aggiudica la ghiotta somma di 1500 euro con la possibilità di aggiudicarsi un ulteriore bonus di 2000 euro se riesce ad individuare la parola con tutte le lettere proposte, da aggiungere che i numeri indicati (con prefisso 899 e 894) riportano il costo per ciascuna chiamata di un euro.
Rimane incerto il meccanismo di selezione dei presunti concorrenti, nella maggior parte dei casi indirizzati verso una segreteria telefonica che invita a riprovare. La scritta televendita appare a caratteri minuscoli ed appena visibile in un angolo del teleschermo, mentre la presentatrice si guarda bene dal farne la benché minima menzione, il sito www.quiz-mania.info presente su un testo scorrevole anch’esso di non facile individuazione, non è altro che un home page con scarne informazioni, dove si dà la possibilità di scaricare un wallpaper.
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