Annozero, macerie: Italia alla deriva?

L’Italia sotto le macerie nella nuova puntata di Annozero: nesso unico, reale o traslato da voci compiacenti che unisce le tragedie del Nord invaso dalle acque per poi arrivare al fatiscente stato di un patrimonio dell’umanità come Pompei, fino a toccare i gangli più nascosti della sottocultura nostrana. L’Italia è allo sfascio, lo si afferma ogni volta che qualcosa non funziona, è un modo di dire entrato nel linguaggio comune della gente. L’impressione è che questa volta si sia davvero toccato il fondo, che la gigantesca marea melmosa composta da rifiuti di ogni genere in cui soffoca Napoli, partita prima dal Veneto sotto forma di evento meteorologico di immane portata, ci abbia sommerso tutti.

Il Paese è soffocato da un oceano di debiti che l’attuale classe politica non è in grado di arginare, vero è quello che dice il giornalista di Libero Nicola Porro ospite della puntata, che la coperta è troppo corta per soddisfare tutti, è altrettanto assodato che in questi anni c’è chi si è bellamente apparecchiato la tavola mentre altri morivano di fame, risultato: il Veneto in ginocchio per un errata politica del territorio, la città dell’Aquila ancora invasa dai ponteggi, Pompei ammirata da tutto il mondo tranne che da noi, ormai all’agonia. Ha ragione il critico d’arte Philippe Daverio quando provocatoriamente dichiara: “Affidiamola all’Onu” che forse saprebbe come meglio investire la pioggia di soldi che ogni anno arriva sui ruderi campani e che nessuno sa che fine facciano.

Vieni via con me, Sandro Bondi: “Fazio e Saviano hanno sprecato un’occasione nuova e promettente”

Foto: AP/LaPresse

Continuano le polemiche attorno alla partecipazione di Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani alla seconda puntata di Vieni via con me, in onda domani sera su Raitre: il ministro della cultura Sandro Bondi ha commentato:

Fabio Fazio e Roberto Saviano avevano almeno avuto il merito di lanciare una trasmissione di cultura, pur con un carattere di protesta civile esplicitamente schierata, il mio rammarico è che hanno malamente sprecato un’occasione nuova e promettente … [i due conduttori] si sono buttati a capofitto nello scontro politico e lasciandosi trascinare nel gorgo della politica militante.

Il gruppo di lavoro della trasmissione in una nota ha replicato a tutti gli attacchi polemici e preventivi:

Bondi propone una rete Rai senza spot e auditel. Gli errori della proposta e le reazioni

Il Ministro della Cultura Sandro Bondi ha scritto una lettera a Repubblica per fare una coraggiosa proposta (così l’ha autodefinita): “Svincolare una rete dal sistema di rilevazione dell’Auditel e della pubblicità, come è stato deciso da Sarkozy in Francia. Una rete del genere non potrebbe che avere tra i suoi contenuti precipui quelli della cultura e del patrimonio culturale che contraddistingue nel mondo l’Italia … Una rete svincolata dall’auditel permetterebbe quindi di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi format e consentirebbe a maggior ragione la messa in onda di temi ignorati come quelli della cultura, che solo negli aridi palinsesti della tv italiana sono considerati meno proficui dell’intrattenimento, spesso inutilmente volgare”.

Prima di riportarvi i commenti politici, permettetemi alcune considerazioni:

1 Il sistema francese prevede che la tv pubblica senza spot venga pagata in parte dall’aumento della tassazione delle pubblicità delle tv private. (perché omettere un particolare simile?);

2 Non è compito del Cda Rai svincolare una tv dell’Auditel, ma del parlamento (perché commettere un errore simile?);