The Cleaner: la seconda stagione su Joi

Da questa sera su Joi andrà in onda la seconda e ultima stagione di The Cleaner, la serie drammatica creata da Robert Munic e Jonathan Prince, ispirata alla vita del produttore Warren Boyd che, dopo essere stato tossicodipendente, ha aiutato numerose star a disintossicarsi.

Lo show è incentrato sulla vita di William Banks (Benjamin Bratt), un ex tossico che decide di cancellare qualsiasi dipendenza per il bene della sua famiglia, e che crea un team specializzato in grado di far liberare da qualsiasi tipo di vizio coloro che direttamente o indirettamente gli chiedono aiuto.

Nei tredici episodi che compongono la seconda stagione rivedremo: Amy Price-Francics (Melissa Banks, moglie di William), Grace Park (Akani Cuesta, braccio destro di William), Esteban Powell (Arnie Swenton, il fannullone del team), Liliana Mumy (Lula Banks, la figlia), Brett DelBuono (Ben Banks, il figlio). A loro si aggiungono in qualità di guest star per uno o più episodi Whoopi Goldberg (Paulina Kmec, sponsor di William), Gary Cole (Davis Durham) e Paul Schulze (Harrison).

Nurse Jackie su Sky Uno la prima stagione

Da questa sera su Sky Uno (canale 109 di Sky) andrà in onda Nurse Jackie, il medical creato da Liz Brixius, Evan Dunsky e Linda Wallem, trasmesso negli States da Showtime, che tanto ha fatto discutere in America.

La fiction ruota attorno al suo personaggio principale, Jackie Peyton (Edie Falco) la capoinfermiera di un ospedale di New York, rappresentata come una sorta di Dr. House al femminile, nei modi (ci tiene molto ai propri pazienti) e nei vizi: come lui usa il vicodin, ma lo rafforza con le anfetamine, come lui è arrogante (il suo motto è:”I dottori fanno la diagnosi, ma sono le infermiere che curano i pazienti!”), pungente e vendicativa con i colleghi, ma in più tradisce il marito con il collega farmacista (per farsi dare le medicine), fuma tanto e getta senza problemi gli organi nella spazzatura.

L’universo di Jackie è formato dal farmacista Eddie (Paul Schulze), dalla spietata dottoressa Eleanor O’Hara (Eve Best), dal suo confidente, l’infermiere gay e musulmano Mo-Mo (Haaz Sleiman), dall’apprendista infermiera, molto impressionabile, Zoey( Merritt Wever), dall’infermiere Thor (Stephen Wallem), dal chirurgo amante del golf e del seno femminile Dr. Fitch Cooper (Peter Facinelli), dall’amministratrice dell’ospedale Gloria Akalitus (Anna Deavere Smith), da suo marito Kevin (Dominic Fumusa) e dalla sue due figlie, Grace (Ruby Jerins) e Fiona (Daisy Tahan).

Giugno 2008 a noleggio: arrivano i premi Oscar e non solo

A Giugno arrivano i film premiati agli Oscar, Non è un paese per vecchi e Sweeney Todd, i thriller Rendition e Prospettiva di un delitto e John Rambo, con l’attesissimo ritorno di Sylvester Stallone.

Fra i film italiani esce il discusso Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia e il primo film da regista di Silvio Muccino, Parlami d’amore, ma anche i più impegnati Cover-Boy e Fine pena mai.

Vediamo insieme cosa ci aspetta nelle nostre videoteche a noleggio fra qualche giorno:

Recensione: John Rambo – Contro la guerra in Birmania. Stop.

Continua la saga dell’eroico soldato americano, Rambo (Sylvester Stallone), questa volta alle prese con una missione umanitaria e un conflitto interiore, che rendono, la sua vita da eremo, un tormento, le sue tranquille giornate, una lotta alla sopravvivenza.
Ritorna a due anni di distanza da Rocky Balboa, come regista e attore Sylvester Stallone, in un film che promette di mascherare la violenza con la scusa della giusta causa. Il messaggio che passa è: il fine giustifica i mezzi. Non basta il fine a giustificare lo spreco di pellicola perpetrato dal regista. Il film, privo di contenuti, lo definirei paragonandolo ai muscoli del protagonista: pompato, ma vuoto.
Prologo: John, mascherato da figlio dei fiori vive in Thailandia vicino al confine con la Birmania. La sua è una vita umile e modesta, fatta tutta di casa e lavoro (il barcaiolo). Le cose cambiano quando, un gruppo di missionari vuole andare in Birmania a portare la parola di Nostro Signore e con questa, far cadere il governo birmano, colpevole di vessare la popolazione dei Karen da ormai sessanta anni.