Eureka, la quarta stagione su Axn Sci-Fi

Su AXN Sci-Fi, canale 113 di Sky, va in onda tutti i lunedì alle 21.00 la quarta stagione di Eureka, la serie tv americana ambientata in una cittadina americana, per l’appunto Eureka (voluta da Albert Einstein), dove vivono le migliori menti al mondo.

In questa nuova stagione, composta da 22 episodi, troveremo nuovamente lo sceriffo Carter (Colin Ferguson), la Dr. Allison Blake (Salli Richardson-Whitfield), Henry Deacon (Joe Morton), Vice Sceriffo Joe Lupo (Erica Cerra) e Fargo (Neil Grayston) alle prese con un oggetto che li trasporta tutti nel 1947, periodo in cui i militari e forze governative erano intenti a edificare Eureka.

Immaginate voi cosa si prova ad essere catapultati indietro di oltre cinquanta anni … uno scempio! La squadra si ritrova a dover scappare dalle grinfie del governo di quel periodo, ed in questa intricata storia conoscono il Dr.Grant (James Callis) che tramite un congegno tornerà indietro nel tempo con gli altri … ma in una realtà alternativa, in cui ognuno ha un ruolo ben diverso … tranne Carter.

Eureka, da lunedì a venerdì su Rai 4

Da lunedì a venerdì su Rai 4 alle 19.30, con repliche la mattina seguente alle 11.30, va in onda la prima stagione di 12 episodi della serie tv americana Eureka, creata da Andrew Cosby, Jaime Paglia e prodotta dalla NBC Universal Television nel 2006.

Di cosa parla Eureka? L’agente federale Jack Carter (Colin Ferguson), protagonista della serie, durante un viaggio di ritorno a Los Angeles con la figlia teenager Zoe (Jordan Hinson), ribelle oltre misura, rimane bloccato con l’auto in panne nei pressi di un piccolo centro abitato, Eureka.

La cittadina, che proprio in quel giorno perde lo sceriffo, vede in Jack una manna dal cielo, tanto che viene nominato sceriffo per mantenere l’ordine pubblico in mezzo a dei geni. Difatti, Eureka è una cittadina americana formata dalle menti più brillanti a livello mondiale, ricercatori, scienziati e così via che hanno la possibilità di creare tutto ciò che gli passa per la mente.

L’inchiesta – USA: sciopero degli sceneggiatori. Cioè?

Oggi voglio occuparmi di un argomento molto delicato e interessante per tutti gli amanti di cinema e serie televisive: lo sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti. La protesta, iniziata i primi giorni di Novembre, dopo la scadenza del rinnovo contrattuale che doveva avvenire entro il 31 ottobre, si concretizza nella totale sospensione di qualsiasi scrittura per serie televisive, film e show.

Perché protestano le penne dello show business americano? Dovete sapere che loro ricevono il compenso solo sull’opera prima e la sua messa in onda. Di fatto per le repliche, la vendita in Dvd, lo sfruttamento delle loro opere su Internet e qualsiasi supporto portatile, non fanno entrare nemmeno un verdone nelle loro tasche. Vogliono parte del ricavato di queste categorie.

Cosa comporta uno sciopero del genere? Se la WGA (la Writers Guild of America), l’associazione degli autori dello spettacolo, dovesse continuare, come alcuni ben informati sostengono, fino a Marzo, sicuramente oltre ad aver fatto saltare la premiazione dei Golden Globe, potrebbero far saltare anche la premiazione degli Oscar e questo, a livello di immagine (oltre che economica essendo la seconda manifestazione per importanza pubblicitaria dopo il Superbowl), per il cinema statunitense, sarebbe una delle maggiori perdite di immagine della loro storia. Inoltre uno stop alla produzione costringerebbe le società a licenziare molti lavoratori (la Warner Bros già ha già tagliato 1000 dipendenti)

2007: le serie TV – Trionfa Dr. House, Lost stupisce, finisce O.C.

 

In Italia le serie televisive hanno invaso i palinsesti dei principali canali in chiaro (per non parlare dei canali tematici FOX e AXN), in alcuni casi con risultati di grande rilievo, come la consacrazione di Dr. House, in altri deludendo le aspettative, a causa anche dei continui cambi di programmazione settimanale e di collocazioni notturne ampiamente ingiustificate a favore di Fiction italiane prive di novità.

Bellissima a mio parere la terza serie di Lost e 4400, ingiusta la fine di O.C., innovativi Eureka e Sleeper Cell. Piacevole Ugly Betty. Spassoso Scrubs. Ottime conferme per The Shield e Prison Break.

Di contro, non capisco come mai si siano importate in Italia serie TV come The Inside e Killer Instinct, uscite negli Stati Uniti nel 2005 e sospese dopo la prima stagione. Non è forse uno spreco di soldi?