American Pie girls rules! Nuovo film in arrivo?

Che cos’è American Pie? Cosa ha portato alla cultura del cinema? Perché ci stiamo scrivendo questo articolo? Cosa cavolo sta succedendo? La pagina facebook ufficiale del film lancia un segnale cambiando la propria immagine del profilo. Nuovo film? Vedremo. Intanto tutte le risposte alle domande potete leggerle a breve.

Che cos’è American Pie?

American Pie è stata una serie di film del genere commedia per la quale i nati negli anni 90 hanno vissuto un’adolescenza un po’ biricchina. Sì, perché i temi trattati principalmente in questa serie erano: Sesso, Droga e Rock n Roll! In pratica tutto quello che un adolescente deve fare nella sua vita per divertirsi. Tra l’altro se avete mai sentito, anzi sono sicuro che sapete benissimo di cosa parlo (eeeh bricconcelli!), la parola MILF sappiate che tutto è nato grazie a questi film ed è probabilmente una delle tante cose che li hanno resi iconici nel proprio genere.

Cosa ha portato alla cultura del cinema?

Essenzialmente nulla di rilevante essendo film commedie non hanno vinto ne premi ne tessuto lodi, ma sappiate che se apprezzate questo genere di film allora sono dei cult da visionare a tutti i costi. Personalmente credo che commedie come queste ci hanno provate in tanti a farli, soprattutto per i primi film, ma pochi hanno ottenuto risultati eccellenti se non unicamente squallore.

Perché scriviamo questo articolo?

Perché per chi come me ha vissuto l’esperienza “American Pie” è un colpo al cuore sapere che su facebook la pagina ufficiale ha appena cambiato l’immagine del profilo con un titolo inedito. Nuovo film? Serie tv? Ancora tutto avvolto dal mistero, ma l’effetto sorpresa ha funzionato alla grande visto che siamo qui tutti entusiasticamente a leggerne parole in merito.

Moige: a Marzo male Canale 5, bene Raiuno, altalenante Italia 1

Secondo il Moige, il Movimento Italiano Genitori, in base alle segnalazioni ricevute, la rete meno gradita di marzo è stata Canale 5 a causa del Grande Fratello (di cui abbiamo già parlato ripetutamente negli scorsi mesi), de La Fattoria, di Amici e de I Cesaroni.

Il reality della Perego è accusato di essere trash, di cattivo gusto e condotto da una presentatrice incapace di moderare gli eccessi:

Se molte persone pensavano di aver visto il meglio del trash con il GF9, con la messa in onda de ‘La Fattoria’, in tanti si sono dovuti ricredere: è evidente che questo genere di programmi sembra non raggiungere mai il fondo del cattivo gusto e del cattivo esempio basati sul nulla. Con una conduttrice non capace di imprimere emozioni personali e non in grado di moderare gli eccessi dei suoi concorrenti e dei suoi ospiti, il programma scorre con un senso di falsità costante, con personaggi che sperano nella vittoria per il premio in denaro e per un ritorno di popolarità e che pur di vincere non si risparmiano nulla, polemiche e attacchi verbali compresi, ovviamente. Anche in questo caso, infatti, gli autori cercano di catturare l’attenzione degli spettatori con l’incontro-scontro dei concorrenti e così anche di questa edizione del programma si parla esclusivamente per gli scambi di insulti, gli attacchi impietosi, la volgarità di linguaggio e di atteggiamento e per i capricci e le prepotenze che intercorrono tra ‘contadini’ e ospiti in studio. Poco importa se il programma è trasmesso in prima serata, alla portata dei più piccoli, e se i modelli di comportamento che offre sono decisamente discutibili.

Recensione: 14 anni vergine

Sam (Ryan Pinkston) è un soggetto di ragazzo: il protagonista, dalla capigliatura anni settanta, viene ancora accompagnato a scuola dai genitori, maltrattato dai bulli, deriso dalle ragazze, scelto per ultimo dai compagni per giocare a basket. L’unico modo per sopravvivere alla scuola, secondo il consulente scolastico è quello di mentire spudoratamente, inventandosi una identità che lo faccia accettare più facilmente dei compagni.
Seguendo il consiglio dell’uomo, Sam inizia a sparare frottole a raffica, definendosi figlio di un metallaro e di una artista d’avanguardia, sostenendo di essere superdotato, di possedere una porche, di essere un campione di basket e una frana in matematica e di essere in grado di far innamorare la professoressa e la più bella ragazza della scuola.

Recensione: Charlie Bartlett

Charlie Bartlett (Anton Yelchin) ha un sogno ricorrente che lo ossessiona: vuole a tutti i costi riuscire a diventare un ragazzo popolare e ben voluto da tutti. Per questo motivo viene buttato fuori dalla scuola privata, dove falsificava documenti per i compagni di istituto, e si deve iscrivere ad una pubblica.
La vita della nuova realtà in cui viene catapultato non è esattamente delle migliori: i ragazzi non lo considerano, quelli noti lo deridono e il bullo lo prende a pugni appena lo vede.
Tutto cambia quando Charlie capisce di poter aiutare gli alunni della scuola, proprio come fa il suo psicologo, cioè ricevendoli nel proprio ufficio (i gabinetti maschili), parlandoci e fornendo i farmaci necessari.