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Michele Placido in “Trilussa. Storia d’amore e di poesia”

Andrà in onda domani lunedi 11 marzo e martedi 12, la miniserie dedicata al poeta Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa. Il protagonista sarà Michele Placido, che ci tiene subito a chiarire: “Non si tratta di una biografia. Lo spunto è la vita del poeta romano, ma la storia è stata ricostruita liberamente, con un taglio molto originale. Abbiamo voluto ricostruire la personalità di questo autore, ai suoi tempi popolarissimo, ma anche il clima di un’Italia fascista che correva fatalmente verso la guerra”. L’altra protagonista sarà Monica Guerritore, nei panni di Rosa, la cameriera che seguì per quarant’anni Trilussa.

Per iniziare, Placido ha voluto ricordare Damiano Damiani, il regista de La Piovra, morto pochi giorni fa a novant’anni: “Gli devo tutto. Se sono conosciuto in tutto il mondo lo devo a lui. Nella fiction italiana, la Piovra rappresenta anche uno spartiacque, perché ha dato vita alla fiction politica e sociale”.

Già, perché si è gran parlato anche di questo aspetto: una fiction Rai sempre meno attenta all’impegno civile. La storia d’Italia ha molto da raccontare, ma sembra ormai che questo filone venga seguito solo da un’azienda attenta come Sky. Secondo lo stesso Placido, sarebbe bello se oggi la Rai puntasse sulla realizzazione di più “Piovre”.

 

Infine si è anche parlato dei costi della fiction e del cinema italiano. Ovviamente Trilussa è ambientato a Roma, città che ha visto la nascita e la crescita del poeta. Tuttavia, girare nella capitale è diventato economicamente proibitivo. “Trilussa, con il suo romanesco, non poteva essere girato in Romania. Non ce l’avremmo fatta. Io credo che la crisi del cinema italiano possa essere risolta proprio dalla nostra fiction: occorre ridurre i guadagni e alzare la qualità. Bisogna cambiare, ce lo dicono anche queste elezioni”.

 

A proposito di politica, questa sarà una fiction anticonformista per un personaggio anticonformista. Trilussa era al di sopra della politica e, a differenza di molti suoi contemporanei come Pirandello e D’Annunzio, rifiutò sempre la tessera fascista.

Dunque appuntamento a lunedì e martedì sera, per scoprire se la fiction di Placido rispecchierà effettivamente questi canoni di originalità e anticonformismo.

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