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Robin Hood – ruba ai ricchi per dare su Rete 4

Non si contano davvero le forme in cui ci è stato propinato il grande arciere paladino dei poveri, con completo mimetico da foresta, e con una mira assolutamente infallibile.

Si sono sprecati, per modo di dire, grandi attori e grida d’aiuto – ve la ricordate Mary Elizabeth Mastrantonio, nei panni di una disperata Marian, che urlava : “Rooooobiiiiiin!!” al non proprio in formissima Kevin Costner? E chi se la scorda?

E vogliamo scordarci di Errol Flynn, Sean Connery, John Cleese, Patrick Bergin, Douglas Fairbanks? Assolutamente no! Ma il 2008 è arrivato, e bisogna stare al passo coi tempi!


Robin Hood mi ha sempre dato un gran senso di sicurezza, è uno di quegli eroi positivi a oltranza, a cui lascerei tranquillamente fare da balia ai miei nipoti, tanto per enfatizzare la fiducia che nutro in lui.

Diamo quindi il benvenuto a Robin Hood, la nuova serie in onda a partire da martedi 1 Luglio su Rete 4 alle 21:10, la cui prima stagione è composta da 13 puntate di 45 minuti ciascuna.

Quindi tre parole chiave, ingredienti per il successo, tanto per dare il via alle danze: , “serie televisiva”, BBC, HD. La prima rappresenta una tipologia di narrazione televisiva assolutamente di primo piano.

BBC perchè, come è facile immaginare, è il canale su cui è stata trasmessa la versione originale, e con grande successo.

HD perchè è stata girata in alta definizione. Un bel Robin Hood rivisitato e restaurato per questo primo decennio del terzo millennio.

Nei panni del protagonista vedremo il giovane Jonas Armstrong, agli esordi della sua carriera, che ha già riscosso notevoli successi. Robin si troverà ad affrontare il perfido Sceriffo di Nottingham (Keith Allen), tenendo stretta al suo finaco la bella Marian, interpretata da Lucy Griffiths.

La serie promette bene in quanto a trama e intrecci, in un formato fruibile per un target di pubblico ampio ed eterogeneo.

Una curiosità: pare che l’intero cast, prima di intraprendere le riprese si sia sottoposto a un duro addestramento, al fine di immedesimarsi meglio nell’interpretazione dei relativi personaggi.

Quanto duro, è difficile dirlo, si sa che hanno appreso a cavalcare, a tirare con l’arco, insomma, a destreggiarsi con quelle che sono le abilità necessarie per contrastare il perfido sceriffo.

Robin è un personaggio affascinante, a metà tra la realtà e la leggenda, che richiama in noi la volontà primordiale di contrastare le ingiustizie, e simboleggia l’ideale altruistico e anti-istintivo che è così difficile riuscire a distillare da noi stessi.

Vediamo cosa, di tutto questo emerge nella serie, e come vi si colloca intorno tutto il resto.

7 commenti su “Robin Hood – ruba ai ricchi per dare su Rete 4”

  1. A me piace molto Robin Hood e spero che ben presto possa vedere le altre serie perchè io le guarderò sicuramente anche perchè a me piace molta Jonas Armstrong…!

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