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Romanzo Criminale è una delle cause della Roma violenta, parola del Sindaco Alemanno

Chi vive a Roma deve sapere che se c’è violenza e criminalità i casi sono due: o è colpa degli immigrati o è colpa degli italiani che emulano le serie televisive. Ovviamente chi vi scrive non lo pensa, ma molti si. Il sindaco della capitale Gianni Alemanno ha parlato di Romanzo Criminale come causa aggravante della violenza nelle periferie (fonti La Repubblica, Corriere della Sera):

Anche operazioni culturali come la serie tv Romanzo criminale o altre simili non hanno aiutato, ma hanno lanciato atteggiamenti e modi di fare sbagliati. I giovani non vanno lasciati soli e faremo di tutto per stare nelle periferie.

Una simile affermazione non poteva che far scattare le polemiche. Riccardo Tozzi, produttore di Romanzo Criminale La serie, parla della fiction come di una cartina tornasole che rappresenta la realtà (“Questo tipo di osservazioni sono periodiche, ma la tv semmai riflette quello che c’è in giro, non crea nulla”) e ricorda:

Reprimere la rappresentazione della violenza non significa annullarla nella realtà, ma semmai moltiplicarla.

Sulla stessa lunghezza d’onda sono sia lo scrittore Giancarlo Cataldo (“Si racconta perché la violenza esiste, fa parte della natura umana, ma anche per un valore catartico, educativo, non certo per eccitare gli animi”), che l’attore Michele Placido:

Ognuno può avere le proprie idee, ma è sbagliato prendersela con i film e le serie tv. Basta sapere che in Italia le fiction di maggior successo sono quelle sui santi, eppure non c’è più nessuno che si fa prete.

E’ inutile dirvi che anche tra i politici a molti non sono piaciute le parole del primo cittadino di Roma, perché sono sembrate fuori luogo e difficilmente difendibili, ma permettetemi di riportarvi una delle voci fuori dal coro, quella del presidente della commissione Cultura del Comune di Roma Federico Mollicone (PdL):

È innegabile il fascino di attori glamour che compiono atti criminali pubblicizzati da una campagna massiccia.

A questo punto terrei d’occhio tutti quelli che guardano Dexter: chissà cosa potrebbero combinarci i telespettatori con un serial killer come esempio!

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