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Pubblicità -27- Ma cos’è questa crisi?

Che in giro si respiri aria di crisi non ci sono dubbi, la buona notizia è che almeno per ora il mondo della pubblicità pare non esserne sfiorato. Come già anticipato ad inizio anno da Lorenzo Sassoli dè Bianchi, neo presidente dell’Upa, (Utenti Pubblicità associati), l’associazione che raccoglie le aziende che utilizzano la pubblicità come forma di comunicazione, il 2008 avrebbe avuto un ulteriore impennata degli investimenti in particolare sul web, previsione rivelatasi poi azzeccata.

I numeri espressi a gennaio parlavano di un incremento del 29,8% sul 2007: a farla da padrone il web appunto, con 675 milioni di euro, contro i 520 milioni dell’anno precedente e un’ulteriore incremento della radio da 598 a 623 milioni (+4,2%), con un clamoroso sorpasso dell’offerta on line rispetto a quella on air, tutti dati confermati dai fatti.

Come dire che se da un lato la televisione continua ad avere un ruolo preponderante, riportando un incremento per esempio nel caso di Mediaset, tra il 2 e il 3% nel primo semestre 2008, dall’altro i diretti concorrenti non stanno a guardare rosicchiando qualcosa alla sorella maggiore che paga un’eccessiva ripetitività dei palinsesti, con relativa fuga degli utenti verso fonti alternative.


Pe noi che parliamo di tv, ma ci affidiamo al web per diffonderne il verbo, la notizia non può che essere accolta con favore, auspicando che un crescente numero di investitori scommettano su un prodotto come il nostro, reso giorno dopo giorno sempre più competitivo dal lavoro costante di tutti i bloggers del circuito I Say Blog!

Dati alla mano, resi noti in questi giorni dall’Osservatorio della Federazione concessionarie pubblicità-Assointernet, il trend positivo della pubblicità via web, segna un +25% rispetto allo stesso periodo del 2007, in particolare la tipologia Ad banners ha registrato una crescita del +27% , Sponsorizzazioni e bottoni del +22 %, Altre Tipologie del +38 %. Rispetto al mese di maggio del 2007, quest’anno si registra un incremento totale del +13 %.

Scendendo nel particolare si scopre che a maggio 2008, Ad banners e Sponsorizzazioni e bottoni crescono rispettivamente del +11 % e del +14 %, Altre tipologie presenta un incremento del +37%. Per quanto riguarda la prima parte dell’anno, anche Sms ha visto aumentare il fatturato con +34% , E-mail e newsletter +7 %, Keywords +2 %. Risultati che definire confortanti appare un eufemismo.

A questo punto la domanda giunge spontanea: come reagirà la tv di fronte a un futuro che appare quanto mai incerto e dei competitor sempre più agguerriti? E’ facile prevedere un adeguamento ai tempi, dato dalla diversificazione dell’offerta come già sta accadendo adesso, con la proposizione del prodotto televisivo su canali on demand stile Rivideo di Mediaset, che ingolosiscano gli investitori e li rendano sempre meno prevenuti rispetto al web. La tv generalista rimane ancora e lo sarà per lungo tempo, al centro degli investimenti pubblicitari, ma è indubbio che una buona fetta di pubblico giovane sia emigrata altrove.

A questa percentuale sempre più alta di spettatori, il mercato pubblicitario si sta rivolgendo in maniera differente rispetto ai canoni tradizionali e di fatto l’evoluzione ha avuto inizio.

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