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Pubblicità -21- Il punto sulla situazione italiana

Eccoci giunti al consueto appuntamento settimanale con la rubrica dedicata allo scintillante mondo della pubblicità, questa volta abbiamo deciso di dare la parola ai numeri, facendo il punto sulla stato di salute del settore, con particolare attenzione, come ovvio, agli investimenti sui canali televisivi e al sorprendente dato che riguarda quella che da sempre viene ritenuta, a torto, la sorella minore del piccolo schermo: la radio.

Gli investimenti pubblicitari nei primi tre mesi dell’anno, secondo i dati di Nielsen Media Research hanno superato i 2.241 milioni, con una variazione del +2,2% sul corrispondente periodo del 2007. Si registra, pero’, una battuta d’arresto (-2,4%) nel confronto marzo 2008 con quello 2007 che riguarda, in particolare, i Quotidiani a pagamento e la Televisione.

Nel dettaglio, si evidenzia un aumento della Televisione del +1,8% nei tre mesi, nonostante il negativo di marzo (-1,8%). Sono diminuiti gli investimenti degli Alimentari (-4,5% sul trimestre e -12,6% sul mese), ma sono cresciuti da gennaio Auto (+8,7%) e Tlc (+17%). Ottimo il risultato per la radio che da gennaio e’ aumentata del +9%, l’impressione è che l’interesse degli investitori, ma anche degli editori, nei confronti del mezzo radiofonico, sia in crescita e potrebbe costituire il trend dei prossimi anni a scapito proprio di quello televisivo.


Quanto agli equilibri, possiamo senz’altro dire che è cambiato ben poco con Mediaset che continua a farla da padrona. Nel primo trimestre l’azienda di Cologno Monzese ha registrato un utile netto a 121 milioni di euro, rispetto ai 124,5 milioni del primo trimestre 2007. I ricavi netti consolidati sono cresciuti del 13,9% a 1.098,9 milioni di euro. Nel primo trimestre 2008 i ricavi netti consolidati hanno raggiunto gli 850,5 milioni di euro con una crescita del 19,1% rispetto ai 714,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è riconducibile al positivo contributo di Publitalia, ai maggiori ricavi generati dall’attività pay per view di Mediaset Premium.

Nel mese di marzo la raccolta pubblicitaria si è mantenuta in linea con quella conseguita nel marzo 2007 nonostante le festività pasquali che comportano sempre un fisiologico rallentamento degli investimenti nel settore, tenendo conto che l’anno scorso la Pasqua era in aprile.

Tanto per rimanere in tema di conti in tasca, per Mediaset il vento continua a soffiare nella giusta direzione anche per quanto riguarda il digitale terrestre, dove la vendita di carte prepagate ha segnato un ulteriore incremento grazie alla nuova offerta Gallery, che ricordiamo propone film e telefilm in prima visione privi di break pubblicitari, portando il numero di clienti attivi a 2.565.000.

In conclusione pare proprio che la mancanza di spot faccia bene alla tv e in particolare al digitale terrestre, che vede impennarsi l’interesse del pubblico proprio dove non debba confrontarsi con una lunga e noiosa serie di comunicati commerciali. Un dato che suona come un campanello d’allarme per le sorti future della cosiddetta tv generalista.

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