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Vento di bonaccia per Canale 5

Mentre Mediaset festeggia i numeri da record della raccolta pubblicitaria, nell’ultima parte del 2007, con più di tre miliardi di ricavi, Massimo Donelli , direttore di Canale 5, non deve essere troppo soddisfatto della sua rete, in questo primo scorcio del 2008. L’anno nuovo non ha ancora portato molta fortuna all’ammiraglia del Biscione, che pare navigare in acque basse con il rischio di rimanere incagliata.

La nota dolente è rappresentata proprio dalla fascia oraria che dovrebbe dare le maggiori soddisfazioni, quella del prime time. Se possiamo definire tranquilli gli orari del preserale con Gerry Scotti e Chi vuol essere milionario, che segna un sostanziale pareggio di audience rispetto a L’eredità di Carlo Conti su Rai Uno e Striscia la notizia che domina imperterrita l’access prime time, nonostante lo “scossone” dato di recente dal ciclone Fiorello, ecco che con l’arrivo della prima serata e dell’inesorabile slittamento verso le 21.30, il bilancio con la concorrenza si fa pesante.

Attualmente Canale 5 può fare affidamento su due serate mentre le altre sono in balia dell’incertezza. Facciamo un’analisi (per i dati in cifre vi rimando alla rubrica quotidiana curata dall’ottimo Diego Odello): alla domenica Amici di Maria de Filippi, supera abbondantemente i cinque milioni di telespettatori, lo show a marzo verrà spostato al mercoledì, mentre l’altro porto sicuro della rete Mediaset è senz’altro il venerdì con lo strapotere de I Cesaroni.


Il lunedì, in una collocazione che dall’inizio ci ha lasciati perplessi, va in onda il Grande Fratello 8, che quest’anno non va oltre i 5 milioni di spettatori e patisce visibilmente i programmi della concorrenza con un vistoso calo nella puntata del 4 febbraio dove ha segnato un’audience pari a 4 milioni e 854mila affezionati. Il reality si tiene a galla solo grazie alla maggiore durata rispetto alla controprogrammazione della Rai.

Al martedì, la nota stonata è rappresentata da La sai l’ultima?, lo show di barzellettieri, presentato da Massimo Boldi e Lorella Cuccarini, che ahinoi, non poteva scegliere modo peggiore per tornare in tv. Con i suoi 3 milioni 516mila spettatori di questa settimana il programma può essere definito senza eufemismi un flop. Siamo a mercoledì dove la fiction Questa è la mia terra, è riuscita a riscattarsi con un comunque modesto 19.46% di share, pari a 4 milioni 494mila spettatori, perdendo audience rispetto alla precedente puntata, ma vincendo la serata del 13 febbraio su un Benigni in chiave dantesca, (Tutto Dante, 3 milioni 788mila, 15% di share).

Di giovedì, nonostante i Csi italiani di Ris, che comunque fanno i loro bravi 5 milioni di telespettatori, la serata se l’aggiudica la Rai grazie al maggior gradimento da parte del pubblico verso Don Matteo: sono più di 7 milioni a seguirlo. Del venerdi abbiamo già parlato ed arriviamo a un sabato di lacrime dove la Gabbia di Matti andrebbe chiusa, buttando via la chiave.

La gang del Bagaglino, con la sua comicità “pecoreccia”, ha ormai fatto il suo tempo e sono solo in 3 milioni 823mila a seguirla, che di sabato equivale a pochi spiccioli, lasciando il campo aperto a I migliori anni di Carlo Conti su Raiuno, programma visto nella puntata di sabato scorso da 5 milioni 358mila telespettatori.

Insomma in attesa delle novità di palinsesto previste per le prossime settimane, è già tempo di bilanci per Canale 5, non proprio positivi, considerati i traguardi raggiunti in autunno, ma l’apparente “letargia” della rete potrebbe anche essere frutto della tattica “del freno tirato”, già ventilata da Diego Odello, dovuta a qualche possibile “accordo sotto banco” con la diretta concorrente per spartirsi le prime serate; non ci resta che seguirne gli sviluppi.

4 commenti su “Vento di bonaccia per Canale 5”

  1. “ma l’apparente “letargia” della rete potrebbe anche essere frutto della tattica “del freno tirato”, già ventilata da Diego Odello, dovuta a qualche possibile “accordo sotto banco” con la diretta concorrente per spartirsi le prime serate”

    O forse per invogliare la gente a spender soldi sui nuovi canali a pagamento sul digitale terrestre di mediaset?

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  2. La mia idea e’ quella. Tant’e che la sera da inizio, dopo la scorpacciata di film per le feste, mi sembra non ci sono stati molti film in prima serata. Ma nemmeno in seconda. Stanotte per esempio c’e’ alle 02.30 circa “the truman show”. Un film che poteva essere se non da prima almeno di seconda.
    Relegarlo a quell’ora proprio non capisco.

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  3. Confermo tutte le vostre idee. E’ ovvio che Mediaset e Rai inciucino così come è ovvio che se Mediaset accetta l’inciucio è perché A) è strettamente collegata alla Endemol quindi alla Rai. B) Perché se diminuisce l’interesse per i programmi in chiaro ci si compra il decoder e si guarda i canali del digitale terrestre.
    Un altro esempio oltre all’ottima osservazione sul film? La Champions League. La Rai la trasmette in chiaro, Mediaset la propone sul digitale. E si che fino a 2 o 3 anni fa l’esclusiva era proprio di Mediaset…

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