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Domenica In – L’Arena: Sud contro Nord, la Campania è il vero problema italiano?

Sud, questo sconosciuto. Questo cancro che divora un Paese intero. Sembra che tutti i problemi dell’Italia se ne stiano nascosti (e neanche troppo) proprio in fondo allo Stivale. Questa è la tematica affrontata oggi a L’arena, condotto da Massimo Giletti su Raiuno. Niente delitti, in Rai si parla di politica e società.

A fare la concorrenza ci pensa Brachino su Canale 5, che porta in piazza, tanto per cambiare, il delitto di Perugia e il futuro di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Da una parte l’immancabile Alessandra Mussolini, dall’altra un parterre ben più fornito ed interessante che comprende, tra i tanti, Roberto Cota, Gian Antonio Stella, Debora Serracchiani, Francesco Rutelli (di contro c’è la Palombelli, sua moglie, a Mediaset), Stefano Caldoro. Il problema del giorno a Domenica In è: Cosa divide Nord e Sud?

Problema che, ainoi, ci portiamo dietro da secoli e che non trova risposta, soprattutto adesso che i Leghisti sono più determinati che mai a cercare qualsiasi  soluzione pur di liberarsi di un Sud sfaticato e puzzolente. In studio è presente anche Camilla Vanaria di TelePadania, protagonista di un video satirico che mira a scherzare sulla situazione napoletana, i rifiuti e la “nuova gestione” targata De Magistris, in cui la bionda spiega in che modo fare la raccolta differenziata. Per loro sarà satira, ma non fa ridere nessuno ed in studio scoppia la discussione. I pareri sono contrastanti, ma chi avrà mai la visione giusta delle cose? Beh, per una che viene dal Sud come me, la visione corretta è quella dei “terùn” che si scagliano contro la bionda padana che prende la questione sottogamba, trattandoli come fossero degli incapaci e spiegando loro come dividere i rifiuti. Che saranno un problema grave a Napoli ma non solo, e la colpa non è da affibbiare solo ai napoletani. Qualcuno interviene facendo leva proprio su questo punto e spiega: “bisogna essere messi in condizioni di farlo, avere di più dalla classe politica” ed io concordo. Vengo da un posto in cui è praticamente impossibile riuscire a fare correttamente la raccolta differenziata perché mancano gli strumenti, se a Napoli la spazzatura ormai ricopre ogni cosa sarà in parte colpa di napoletani negligenti, in parte colpa di una politica debole, sulla quale ha il sopravvento una cosa che si chiama camorra e della quale tutti hanno paura e che di accordi con “quelli del Nord” che di mafia non parlano, ne ha fatti parecchi.

Dal problema Nord contro Sud, si passa inevitabilmente al problema Campania: i rifiuti napoletani prendono la via del mare ed arrivano fino in Svezia. Lì, grazie ad un fantastico termovalorizzatore che in Italia non avremo mai, bruciando i rifiuti campani i cittadini di Halmstad beneficieranno dell’energia da essi derivante, con un risparmio del 20% delle bollette sul riscaldamento e se avanza “monnezza“, anche sull’elettricità.

In Rai la questione è scottante e devo ammettere che quasi inizio a sentire la mancanza delle polemiche di Liguori, perché le affermazioni senza cognizione di causa sulla cosiddetta Questione meridionale da sempre mi rendono poco gioiosa e gentile. Hanno piazzato un parterre intellettualmente troppo impegnativo per lo spettatore medio, siamo sicuri che agli italiani piaccia affrontare sul serio e concretamente le problematiche che li riguardano da vicino senza iniziare a russare sulla poltrona? Non è forse meglio spiare delitti e misfatti altrui, da Perugia al Grande Fratello? Massimo Giletti non fa altro che metterci di fronte alla realtà dei fatti: qui, gira e rigira, il dramma principale sembra essere proprio la Campania, i padani continuano a sostenere di compiere il loro dovere perfettamente, la politica è quella dello “scaricabarile“. Perché tanto poi si passa alle pensioni false, a gente che incassa senza avere alcun problema economico o invalidità e il video ci mostra un uomo di Caserta. Quando si passa, invece, allo studente di Padova che dichiara un reddito basso e poi va a studiare in Porsche si sente in sottofondo un “embé?”.

Risposta che non deve passare inosservata: è così che funziona l’Italia. C’è la spazzatura a Napoli. Embè? C’è la mafia. Embè? Non è meglio se cambiamo canale e diamo un’occhiata alle urla di Sgarbi? Che noia tutta questa serietà! (sarcasticamente parlando, precisare non fa mai male).

 

 

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